Tarling re del tempo, ma Roglic è favoloso e per un secondo toglie la maglia rosa a Pedersen

Tarling re del tempo, ma Roglic è favoloso e per un secondo toglie la maglia rosa a Pedersen
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Tarling re del tempo, ma Roglic è favoloso e per un secondo toglie la maglia rosa a Pedersen

Giro d'Italia, 2^ tappa: la cronometro di Tirana vede il britannico bruciare per meno di 1" proprio lo sloveno, che a sua volta però si prende il simbolo del primato con lo stesso distacco su un ottimo Pedersen che domani potrà provare a tornare in rosa. Crolla Van Aert, in parte deluso Tiberi come Ayuso: Affini ai piedi del podio di giornata.

Un secondo di troppo e uno… per la maglia rosa.

Primoz Roglic non è riuscito a conquistare per un soffio la cronometro di Tirana (13,7 km parecchio tecnici e con una salita non banale nel mezzo), conquistata da Joshua Tarling che, da principale favorito della vigilia, diventa lo specialista più giovane a vincere una prova contro il tempo al Giro d’Italia, ma lo sloveno che è il candidato numero 1 al bis fra poco più di 3 settimane a Roma, torna a vestire il simbolo del primato 2 anni dopo quella cronoscalata magica sul Lussari prima della passerella nella capitale.

Strepitosa la prova del leader di casa Red Bull-Bora Hansgrohe, che finisce a 1” scarso dal britannico classe 2004 in forza alla Ineos Grenadiers, fenomenale nel tratto conclusivo dopo aver ceduto qualche secondo in salita.

Classifica tiratissima, ed era abbastanza scontato, con Jay Vine (UAE Emirates) che risponde presente e conclude a soli 3 secondi, davanti ad un ottimo Edoardo Affini: il campione d’Europa in carica sarà 4° a 6”, capace di precedere per una manciata di centesimi Mathias Vacek, con il giovane ceco che guida il trio Lidl-Trek con Dan Hoole a 8” e Mads Pedersen 7° a 12”.

Lotta come un leone il danese per salvare la rosa, cedendola appunto per un solo secondo a favore di “Rogla”, ma con la chance di riprenderla domani verso Valona (tappa simile alla prima, con una lunga salita che potrebbe tagliare fuori i velocisti puri), oppure nelle prime frazioni in Italia non troppo impegnative.

Decimo di giornata Juan Ayuso, a 4” dal compagno McNulty e in parte deluso, anche se lo spagnolo faro della UAE probabilmente ha leggermente pagato la caduta di ieri; benissimo in casa emiratina Isaac Del Toro, a 1” da Ayuso, tra gli altri uomini di classifica ecco Arensman in ripresa (a 22” dopo il disastro di ieri), Max Poole a 25 e Antonio Tiberi a 26, leggermente al di sotto delle attese ma comunque davanti a tanti nomi di rivali per la generale, da Storer e Gee sotto i 30” dal vincitore, ai gemelli Yates con Simon a 34” e Adam a 37”, Carapaz che ne paga 38 e Ciccone (che non dovrebbe comunque puntare alla GC) a 43” con Bernal che ne perde 49.

L’attuale generale vede ora Roglic in rosa con due Lidl-Trek alle spalle, visto che Pedersen precede il compagno Vacek, ad appena 5” dallo sloveno, poi tris UAE con McNulty a 12”, Ayuso a 16 e Del Toro a 17, mentre Tiberi è ottavo a 25”.

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