A Rincon de la Victoria il fantastico bis di Storer: Eiking in rosso, con Roglic che attacca e cade

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A Rincon de la Victoria il fantastico bis di Storer: Eiking in rosso, con Roglic che attacca e cade

Vuelta Espana, 10^ tappa: l'australiano stacca tutti nella classica fuga di giornata, ma sull'ultima salita attacca lo sloveno, poi a terra nella discesa finale e ripreso da Mas, Lopez e gli altri rivali. Perdono ancora terreno Bernal e Yates.

Doveva essere una ripartenza tranquilla post giorno di riposo, con una maxi fuga partita come da previsioni e i big lontanissimi. E invece, nel finale della decima tappa con arrivo a Rincon de la Victoria, la Vuelta Espana si è incendiata nuovamente anche e soprattutto per merito di Primoz Roglic.

Quando il gruppo della maglia rossa era a quasi 13 minuti dai fuggitivi, con Odd Christian Eiking già ampiamente virtuale leader della classifica, ecco l'attacco dello sloveno sulle dure pendenze del Puerto de Almachar; venti secondi guadagnati in vetta sui diretti rivali Mas, Lopez e Haig, molti di più sul duo Ineos formato da Bernal e Yates, ma nella discesa finale ecco l'imprevisto con la caduta di Roglic, rialzatosi prontamente ma, alla fine, al traguardo assieme ai suoi primi inseguitori in classifica.

Nel frattempo, Eiking andava a prendersi la leadership nella generale, una scelta chiara da parte della Jumbo-Visma che ha permesso al norvegese della Intermarché-Wanty Gobert (per la seconda volta in rosso in questa Vuelta, dopo i due giorni di Taaramae post impresa al Picon Blanco) di guadagnare una valanga di minuti così come Guillaume Martin, ora 2° a 58 secondi mentre Roglic si ritrova 3° a 2'17”. Certo, lo sloveno rimane padrone assoluto, ma forse quest'oggi si è preso troppi rischi, in un senso prima e in un altro poi.

E la tappa? E' finita nel carniere di uno splendido Michael Storer, che ha staccato sulla salita decisiva, a poco meno di 20 km dal gong, gli altri 30 fuggitivi tra i quali figuravano anche Matteo Trentin e Andrea Bagioli, alla fine al traguardo costretti ad accontentarsi rispettivamente della 13esima e 18esima posizione.

Alle spalle del giovane australiano del Team DSM, al secondo sigillo in questa Vuelta dopo il Balcon de Alicante, hanno concluso a 22 secondi il belga Mauri Vansevenant (Deceuninck), Clément Champoussin (AG2R Citroen), Dylan Van Baarle (Ineos) e lo stesso Odd Christian Eiking.

A 11'49” ecco i primi 7 big, ovvero Roglic, Mas, Lopez, Haig (primi 4 della generale alla vigilia di questa tappa), Kuss e i ritrovati Vlasov e Grossschartner. Hanno pagato 37 secondi Bernal e Adam Yates, con i leader della Ineos Grenadiers di nuovo delusi, assieme a De la Cruz, Maeder, un buon Fabio Aru e Meintjes, mentre ulteriori 37” li ha pagati Giulio Ciccone, ora sceso dal 7° all'11° posto della generale, che vede i due Movistar sempre a 28” (Mas) e 1'21” (Lopez) da Roglic, davanti a Haig (6°), Bernal (7°), Kuss (8°), Yates (9°) e Grossschartner (10°).

Vuelta finita? Macchè...

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