Alaphilippe e un iride da mostrare tra Sanremo, Fiandre e Tour: "Sì, punterò anche alle Olimpiadi"

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Stradal'intervista

Alaphilippe e un iride da mostrare tra Sanremo, Fiandre e Tour: "Sì, punterò anche alle Olimpiadi"

Intervistato da "Bistrot Vélo", il campione del mondo ha parlato degli obiettivi 2021 e del grande sogno della carriera. "Vorrei vincere tante classiche, ma in cima c'è il Tour de France"

Julian Alaphilippe è tornato a parlare, collegato dalla “sua” Andorra ad un mese dall'incidente al Giro delle Fiandre che gli ha procurato una frattura alla mano, ma soprattutto gli ha tolto la possibilità di conquistare una corsa monumento con la maglia iridata sulle spalle.

Il fuoriclasse francese, intervistato nel corso della trasmissione di Eurosport France, “Bistrot Vélo”, ha ripercorso una stagione 2020 nella quale ha coronato il sogno di laurearsi campione del mondo, subendo al tempo stesso qualche beffa come il 2° posto alla Milano-Sanremo, una Liegi-Bastogne-Liegi gettata alle ortiche con quella folle volata e, appunto, il Fiandre perso con la clamorosa caduta quando si trovava in fuga con Van der Poel e Van Aert. “Sì, tornerò al Fiandre perchè è una corsa splendida e alla quale mi sono subito adattato bene – ha spiegato “Loulou” - La caduta di quest'anno? Non imputo colpe a nessuno per la caduta, né a Van Aert, né a Van der Poel, ma neppure alla moto e a me stesso, è stato un attimo e non potevo fare nulla. Bisogna accettarlo”.

Classiche e Olimpiadi saranno gli obiettivi del 2021, per un Alaphilippe ormai pronto a giocarsela, nelle corse di un giorno, praticamente su ogni terreno: “Non ho ancora piani precisi, ma le gare a cinque cerchi sono sempre un appuntamento importante in una carriera. A Rio fui quarto, più avanti studieremo il percorso e vedremo come andrà la stagione 2021 fino a quel momento”.

Tornando su Imola, l'asso di St. Amand Montrond ha spiegato di aver “previsto di attaccare nel punto in cui sono scattato, ma è stata dura soprattutto quando sono entrato nell'autodromo. Solo agli ultimi 400 metri conclusivi ho capito che non mi avrebbero ripreso, e non è facile descrivere le emozioni che ho provato in quel momento. Rro stanco, emozionato e felicissimo, non dimenticherò mai la giornata di Imola”.

In senso assoluto, però, Alaphilippe ha confessato anche che “se dovessi scegliere una sola gara da vincere, pur sognando ancora tante classiche, direi il Tour de France”. E dopo averlo sognato nel 2019, con la maglia gialla indossata sino a due giorni dalla conclusione, chissà che non torni ad essere un obiettivo concreto.

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