Battistella corona il sogno: prima vittoria da pro all'ultima stagionale, che impresa alla Veneto Classic

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Battistella corona il sogno: prima vittoria da pro all'ultima stagionale, che impresa alla Veneto Classic

Trionfo in casa per l'alfiere Astana, che anticipa Hirschi, Restrepo e il compagno Lutsenko. Sfortunato Trentin e UAE... ancora battuta.

Un sogno coronato, proprio all'ultima gara della stagione e al termine dell'evento, “Ride the Dreamland”, sulle strade di casa.

Samuele Battistella ottiene la prima vittoria da pro conquistando, con una grande impresa in solitaria, la prima edizione della Veneto Classic, a due passi dalla sua Castelfranco. Sul traguardo di Bassano del Grappa il colpaccio del campione del mondo Under 23 nel 2019, che tanto bene sta facendo in maglia Astana e finalmente ha concretizzato, precedendo di una manciata di secondi Marc Hirschi, per una UAE Emirates di nuovo battuta (ma anche sfortunata, come vedremo con Trentin), con Jhonatan Restrepo terzo per l'Androni e Alexey Lutsenko, decisivo in copertura del compagno di squadra, quarto davanti a Remy Rochas, mentre Diego Ulissi ha regolato il gruppetto alle spalle per la sesta piazza.

Una corsa che si è decisa negli ultimi 40 km, con lo splendido circuito tra le salite della Rosina e il muro della Tisa, con Matteo Trentin ad accendere la bagarre e andare via con Battistella; quando i due avevano 30 secondi di margine sui primi inseguitori, il vice iridato del Mondiale 2019 ha toccato, in salita, la ruota posteriore del veneto, finendo a terra e fuori dai giochi. A quel punto Trentin si è sacrificato per Ulissi e Hirschi, come ha fatto Davide Formolo per provare a chiudere su un Battistella che ha resistito sull'ultimo passaggio in vetta alla Rosina, grazie anche ad uno splendido Lutsenko in copertura, e poi sulla sfuriata finale di Hirschi, che ha portato il kazako, Rochas e Restrepo a 50 metri dal futuro vincitore, quando mancavano appena 3 km al termine.

Samuele ha resistito e riguadagnato poi il margine decisivo per un trionfo davvero speciale, che chiude un 2021 bellissimo per il ciclismo italiano.

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