E' Aleksandr Vlasov il principe del Ventoux: parla russo la 2^ edizione della Dénivelé Challenge

Il Giro d'Italia non avrà Colbrelli e Caruso al via nel 2022: sì di Landa e Carapaz, ma anche Pidcock
Stradamondo pro

E' Aleksandr Vlasov il principe del Ventoux: parla russo la 2^ edizione della Dénivelé Challenge

Il talento dell'Astana stacca tutti sul monte simbolo della Provenza: Porte è secondo, Aru buon quinto.

La Provenza evidentemente gli porta fortuna, se pensiamo che a febbraio aveva vinto la prima tappa in salita di quel Tour, rivelandosi come una possibile sorpresa della stagione.

Dopo il lockdown, Aleksandr Vlasov ha letteralmente aperto il gas, con il classe '96 in forza all'Astana che, dopo aver concluso sul podio La Route d'Occitanie, piegato solo dal duo Ineos formato da Bernal e Sivakov, è andato a prendersi il secondo successo stagionale dominando l'edizione numero 2 della Mont Ventoux Dénivelé Challenge, conclusasi proprio sulla vetta del monte simbolo di quelle terre.

Vlasov ha staccato tutti a 5 km dalla vetta, con Richie Porte (Trek-Segafredo) e Nairo Quintana che hanno provato a rispondere, prima che il colombiano dell'Arkéa (reduce dall'incidente in allenamento di un mese fa e al rientro) cedesse lasciando solo l'australiano all'inseguimento. Porte è sempre rimasto vicino al russo, senza però riuscire a chiudere il buco e concludendo così al secondo posto con 18” di distacco.

Terza piazza per Guillaume Martin (Cofidis), che aveva allungato a metà salita, con 59” di ritardo e davanti a Pierre Latour (Ag2r) e un buon Fabio Aru che, nonostante il distacco di oltre un minuto e mezzo dal vincitore, ha ottenuto un 5° posto che segnala una crescita dopo l'esordio post lockdown a Burgos.

34
Consensi sui social

Più letti in Road bike

La Visma scatena la bagarre, poi rovina la tappa regina che è di O'Connor. E Pogacar stacca ancora Vingegaard

La Visma scatena la bagarre, poi rovina la tappa regina che è di O'Connor. E Pogacar stacca ancora Vingegaard

Tpur de France, 18esima tappa: sul Col de la Loze è trionfo australiano, con Ben O'Connor che approfitta della folle tattica dei calabroni per andarsene in pianura dopo la Madeleine e anticipare di quasi 2 minuti lo sloveno, che nel finale chiude in maniera definitiva (anche se domani c'è La Plagne) i giochi per la maglia gialla. Lipowitz ci prova, ma rischia podio e bianca, mentre la verde è ormai cosa fatta per Jonathan Milan.