Elisa, una beffa tremenda: Longo Borghini ad un passo dalla sua prima Liegi, Brown la brucia nel finale

Elisa, una beffa tremenda: Longo Borghini ad un passo dalla sua prima Liegi, Brown la brucia nel finale
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Elisa, una beffa tremenda: Longo Borghini ad un passo dalla sua prima Liegi, Brown la brucia nel finale

La piemontese fa la gara, chiude sulla fuga di giornata dove era presente proprio l'australiana, che nello sprint ristretto la rimonta sul più bello. Vollering terza e ancora delusa.

Una beffa tremenda, quando la prima Liegi della carriera (e l'abbinata storica col Fiandre vinto tre settimane fa) era lì, a pochi metri dalla sua ruota anteriore.

Elisa Longo Borghini è seconda, come nel 2023, nella classica ardennese di chiusura per una campagna del nord comunque splendida della campionessa d'Italia, seppur con qualche rimpianto per il 5° posto all'Amstel, il 3° della Freccia e la piazza d'onore odierna, in quella che era l'ottava edizione dell'appuntamento belga dedicato alle donne.

La piemontese fa la corsa, con la sua Lidl-Trek, quando la fuga di giornata (che poi risulterà decisiva visto che dentro c'era pure Brown) sembrava poter arrivare sino al traguardo, avendo ancora quasi 3 minuti di vantaggio dopo la Redoute.

Sulla Roche aux Faucons, le tre grandi favorite (Longo Borghini, Vollering e Niewiadoma) staccano tutte, rientrando su Brown, Chabbet e Cadzow, la sorpresa neozelandese di casa EF che chiuderà sesta, dopo essere rientrata proprio con Grace Brown a 4 km dall'arrivo visto che, poco prima, entrambe erano finite fuori strada in una rotonda.

Poi lo sprint a sei, stranissimo, con Longo Borghini costretta a chiudere su Niewiadoma e poi a partire ai 200 metri, con Brown che le ha preso la scia saltandola ai -50 metri, mentre da dietro arrivava una furiosa Demi Vollering, partita troppo tardi e mancando il tris dopo i trionfi del 2021 e 2023, così come la prima vittoria del 2024 che ancora non è arrivata per l'olandese della SD Worx dominatrice della scorsa stagione.

E' successo australiano e per la FDJ-Suez, mentre la Canyon-SRAM si mangia le mani, con Chabbey e Niewiadoma ai piedi del podio.

A 52 secondi da coloro che si sono giocate la vittoria, Marianne Vos ha regolato il primo gruppo inseguitore.

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