Il ritorno di Jakobsen, la paura e la felicità. "Orgoglioso di quanto fatto". Oggi la seconda tappa

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Il ritorno di Jakobsen, la paura e la felicità. "Orgoglioso di quanto fatto". Oggi la seconda tappa

Al Giro di Turchia è cominciata la "nuova" carriera del velocista neerlandese. Altra volata attesa quest'oggi, chissà che il velocista della Deceuninck non ci provi dopo aver rotto il ghiaccio.

Un ritorno colmo di emozioni, con grande cautela ma anche la voglia di ritrovarsi presto, a sgomitare con i rivali nei più caldi finali di tappa.

Fabio Jakobsen ieri ha ritrovato, otto mesi dopo l'incidente al Giro di Polonia, il gruppo e una corsa vera, con la prima tappa del Giro di Turchia che l'ha visto rimanere lì davanti, assieme ai compagni della Deceuninck-Quick Step, sino agli ultimi km in cui poi il velocista neerlandese si è sfilato. “Sono orgoglioso di quanto fatto, è stato un ritorno ideale, anche se all'inizio un po' di paura c'era con i primi movimenti in gruppo, le prime frenate – le parole di Jakobsen nel post tappa – E' stato bellissimo ricevere dai colleghi tante parole di stima, molti di loro mi hanno detto di essere felici di rivedermi in sella”.

Riprendere il ritmo corsa e tutte le abitudini di stare in gruppo è il primo obiettivo di un corridore che, prima di quel giorno a Katowice, stava emergendo come uno dei top 3 velocisti al mondo. Ora sta ricostruendo tutto da zero e servirà tempo, con gli otto giorni di corsa in Turchia ideali in tal senso.

Oggi la seconda tappa, sempre da Konya a Konya ma con 144 km più impegnativi e qualche salita nella prima parte della frazione, ma un nuovo atteso arrivo in volata. E chissà che Jakobsen già non provi a giocarsela nel finale, assieme a Mark Cavendish e Alvaro Hodeg che ieri erano i due corridori deputati per lo sprint. Diretta tv dalle ore 12.00 su Eurosport 1.

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