Jakob Fuglsang si prende la seconda monumento nel Lombardia del dramma Evenepoel

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Jakob Fuglsang si prende la seconda monumento nel Lombardia del dramma Evenepoel

Il belga cade in un dirupo scendendo dal Sormano, Nibali cede sul Civiglio e il danese stacca tutti, battendo Bennett e Vlasov, trionfando a Como. Ciccone è quinto.

Un Lombardia sportivamente drammatico, ma con un padrone assoluto che va a prendersi un successo meritatissimo, il secondo in una classica monumento dopo la Liegi 2019.

Jakob Fuglsang trionfa a Como, al termine di 231 km durissimi (basta guardare i distacchi all'arrivo, con i corridori arrivati uno alla volta), per il caldo e per la selezione imposta dalla Deceuninck di Remco Evenepoel; a 45 km dal termine, però, scendendo verso Nesso dopo lo scollinamento dei big sul Muro di Sormano, ecco l'incredibile caduta del fenomeno belga, che vola per qualche metro in un dirupo e dice addio ai sogni di gloria. Fortunatamente, il 20enne belga è sempre rimasto cosciente e le sue condizioni sono considerate buone, ma si teme un problema alla gamba destra.

A quel punto, una buona parte della corsa si è decisa come sempre sul Civiglio, con gli Astana a fare la differenza e lasciare per strada Nibali, Mollema e Ciccone, in superiorità numerica ma staccati da Fuglsang, Vlasov e George Bennett. Sul San Fermo della Battaglia, dopo un primo attacco del neozelandese della Jumbo-Visma, ecco la spallata decisiva di Fuglsang, che va a vincere nettamente con 30 secondi di margine su Bennett e 50 sul compagno di squadra Vlasov.

Quarto il campione uscente Mollema, 5° Ciccone, 6° un Nibali che sul Civiglio si è sacrificato non avendo più le gambe per lottare verso il possibile tris. E in settima piazza un dolorante Maximilian Schachmann, buttato a terra a 2 km dal termine da un'auto entrata sul percorso di gara, mentre la top ten è stata completata da Ulissi, Hermans e Van der Poel, che ha lottato prima di cedere nel finale.

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