Jakobsen-Groenewegen, la storia è tutt'altro che finita. Fabio: "Deluso e sorpreso dalle sue parole"

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Jakobsen-Groenewegen, la storia è tutt'altro che finita. Fabio: "Deluso e sorpreso dalle sue parole"

Oggi scade la squalifica del velocista della Jumbo-Visma, da domani in gara al Giro. Il 24enne della Deceuninck, impegnato in Algarve, ha messo in discussione quanto dichiarato dal collega sul loro incontro ad Amsterdam.

Una storia destinata a lasciare strascichi, sul piano umano e legale, e fin qui nessuna sorpresa considerata la gravità dell'episodio che, il 5 agosto 2020, ha visto protagonisti Fabio Jakobsen e Dylan Groenewegen, con quest'ultimo colpevole (così come l'organizzazione del Giro di Polonia...) della terribile caduta del connazionale in quella drammatica volata di Katowice.

Oggi scade la squalifica di 9 mesi rimediata dallo sprinter della Jumbo-Visma, da domani subito in gara per il suo primo Giro d'Italia (e domenica Groenewegen è attesissimo nella volata di Novara), mentre Jakobsen è impegnato in questi giorni sulle strade della Volta ao Algarve, sua seconda corsa dopo il rientro in Turchia. Lo stesso Fabio, però, nella serata di ieri è tornato su quanto dichiarato ai media dal collega, che ha parlato del loro incontro nelle scorse settimane ad Amsterdam. “E' stato piacevole, ci siamo guardati negli occhi anche se non voglio rivelare cosa ci siamo detti”, aveva spiegato Groenewegen.

“Sono rimasto sorpreso nel leggere i commenti fatti da Dylan Groenewegen riguardo il nostro recente incontro - ha scritto su twitter il velocista neerlandese classe 1996 - L'incontro era stato organizzato per cercare di raggiungere una opinione condivisa riguardo l'incidente dello scorso agosto in Polonia; inoltre, il contenuto di questo incontro sarebbe dovuto restare confidenziale, tra noi due e i nostri team legali. Sono deluso che Dylan abbia parlato pubblicamente di questo incontro, io personalmente non lo farò.

Vorrei comunque mettere una cosa in chiaro: Dylan non ha offerto le sue scuse personali e non ha mostrato la volontà di assumersi alcuna responsabilità per le sue azioni – ha tuonato Jakobsen - Vorrei ancora riuscire a trovare un accordo con Dylan, ma per ballare bisogna essere in due”.

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