Pogacar, la seconda Liegi è da lacrime: straordinaria cavalcata dalla Redoute, Van der Poel strappa il podio

Pogacar, la seconda Liegi è da lacrime: straordinaria cavalcata dalla Redoute, Van der Poel strappa il podio
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Pogacar, la seconda Liegi è da lacrime: straordinaria cavalcata dalla Redoute, Van der Poel strappa il podio

Come da pronostico, lo sloveno della UAE Emirates domina in maniera impressionante, gran secondo Bardet poi l'iridato regola allo sprint tutti gli altri. Prima vittoria da pro per Morgado al Giro della Romagna, Jakobsen si sblocca in Turchia.

Un altro assolo, dopo quelli di Mathieu Van der Poel tra Fiandre e Roubaix.

Questa volta il favorito numero 1 non era il campione del mondo, ma Tadej Pogacar e l'asso sloveno ha sbaragliato la concorrenza, conquistando la sua seconda Liegi-Bastogne-Liegi (e la sesta monumento in carriera) dopo quella del 2021 e con quasi 35 km di azione solitaria, partendo sul punto dove tutti lo aspettavano al varco, il “cuore” della Redoute.

Niente da fare per qualsiasi avversario del fenomeno di casa UAE Emirates, che arriverà in passerella (con dita al cielo per la dedica alla mamma della fidanzata Urska Zigart, scomparsa due anni fa proprio in occasione della Liegi che “Pogi” saltò per rimanere vicino alla compagna) con 1'40” di vantaggio nei confronti di Romain Bardet, che regala un gran 2° posto al Team DSM, e oltre 2 minuti su un gruppone di 25 uomini con MVDP capace di prendersi un podio che, ad un certo punto, era decisamente insperato.

L'edizione 110 della “Doyenne”, infatti, a quasi 100 km dall'arrivo era già stata caratterizzata da una caduta che sembrava innocua, ma ha spaccato il gruppo e costretto big come lo stesso Van der Poel, Pidcock, Vlasov, Bilbao, Buitrago e tanti altri a rincorrere per recuperare, dopo 25 km di inseguimento, anche un minuto di ritardo.

Poi tutti compatti ai piedi della Redoute, dove Pogacar spiccherà il volo stroncando in poche centinaia di metri la resistenza di Richard Carapaz, mentre l'altra punta di casa EF-EasyPost, Ben Healy, sprecherà tantissimo attaccando a più riprese ma non raccogliendo nulla, visto che sulla Roche aux Faucons, l'ultima difficoltà di giornata dai -15 km, rientreranno parecchi, compreso un ottimo Egan Bernal (che poi terminerà a ridosso della top 20), con Van der Poel a salvarsi assieme a Pidcock nel tratto di pianura conclusivo, mentre Bardet resisteva sempre con 15-20 secondi sugli altri per la piazza d'onore.

In ottica podio, invece, l'olandese dell'Alpecin-Deceuninck regolerà Van Gils, generosissimo e quarto con tanti rimpianti, Aurélien Paret-Peintre (che venerdì aveva vinto l'ultima tappa del Tour of the Alps), Vansevenant 6° e ancora ottimo protagonista, Madouas 7° davanti a Lutsenko, Bilbao e Pidcock, che deve accontentarsi del 10°. Miglior italiano? Antonio Tiberi, 22esimo (nel gruppo Van der Poel) ma tirando tantissimo per i leader della Bahrain, Bilbao e un deludente Buitrago, alla prima partecipazione del laziale che può davvero puntare ad un grande Giro d'Italia.

E' cominciato oggi il Giro di Turchia (otto tappe, categoria Pro Series), con la prima frazione decisamente morbida, 134 km attorno alle strade di Antalya, e i velocisti protagonisti per il primo timbro stagionale di Fabio Jakobsen: sprint dominante del 27enne olandese, che finalmente si sblocca in maglia DSM, regolando i belgi Weemaes e Dehairs, con Giovanni Lonardi della Polti-Kometa ottimo quarto.

Dopo 13 anni, è tornato in calendario il Giro della Romagna, corsa storica del calendario italiano con l'edizione 87 da Lugo a Castrocaro Terme, per una classica 1.1 che ha visto nascere la stella di un talento come Antonio Morgado.

Già ai piedi del podio al Giro delle Fiandre, ecco che il ventenne portoghese coglie la prima vittoria da pro, regalando alla UAE Emirates un successo atteso visto che l'unica WT in gara era la favorita netta. Si è risolto tutto con uno sprint ristretto che ha visto Morgado piegare lo spagnolo Joan Bou (Euskaltel) e Mattia Bais della Polti-Kometa, con Giovanni Carboni (Team Ukyo) quarto.

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