Questo Pogacar non si batte! Altra vittoria in maglia iridata alla Tre Valli Varesine, sul podio Philipsen e Alaphilippe

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Questo Pogacar non si batte! Altra vittoria in maglia iridata alla Tre Valli Varesine, sul podio Philipsen e Alaphilippe

Il campione del mondo chiude in bellezza il Trittico Lombardo, con 20 km in solitaria prima dello sprint del giovanissimo danese su Julian Alaphilippe. A Binche sprint imprendibili di Jordi Meeus e Lorena Wiebes (con gran podio all'ultima gara per Maria Giulia Confalonieri).

Se in mattinata erano state Elisa Longo Borghini e Demi Vollering a regalare puro spettacolo nella corsa femminile, tutti i fari della 104^ edizione della Tre Valli Varesine maschile erano su un uomo solo, Tadej Pogacar, con la sua fiammante maglia iridata fresca di nuovo trionfo al campionato europeo due giorni prima.

E ancora una volta, l’asso sloveno della UAE Team Emirates XRG non ha tradito, accendendo e poi dominando la sfida che, nel circuito attorno a Varese, ha fatto sua per la seconda volta in carriera: se nel 2022 regolò un gruppetto in volata, quest’oggi è arrivato un altro assolo per la 19^ vittoria stagionale, a chiudere il Trittico Lombardo che lo scorso anno vide la gara allestita dalla società Alfredo Binda di patron Oldani annullata causa nubifragio, e che il campione del mondo ha voluto onorare promettendo che sarebbe tornato dopo quanto successo nel 2024.

Non solo l’ha fatto, ma vincendo ancora una volta da padrone e in un’altra maniera differente, visto che “Pogi” l’ha risolta partendo in discesa, a 21 km dalla conclusione, dopo che assieme a Isaac Del Toro aveva chiuso, muovendosi sul Montello a poco meno di 30 dall’arrivo, sull’azione di Egan Bernal, davvero coraggioso uscendo dal gruppo già ai -75 km, Quinn Simmons e Lorenzo Milesi, con il bergamasco unico superstite della fuga inaugurale.

Poi l’ennesimo assolo irresistibile del fenomeno di Komenda, mentre dietro si rimescolano le carte sull’ultima ascesa ai Ronchi, quando ormai il distacco dallo sloveno è di quasi un minuto, e le altre due piazze per il podio si assegnano in uno sprint di oltre 30 corridori (arrivati a 45” dal vincitore) che vede Albert Withen Philipsen, fenomenale classe 2006 di casa Lidl-Trek, anticipare un veterano come Julian Alaphilippe, che si porta a casa un altro podio di peso, mentre sono delusi Pidcock e Roglic su tutti (si erano mossi nell’ultima dozzina di km, ma con Del Toro alla loro ruota il gruppo ha poi chiuso a 5 km dal gong), con Paul Lapeira ai piedi del podio per la Decathlon davanti a Higuita, Skujins, Johannessen e lo stesso Del Toro.

Il miglior italiano? Gianmarco Garofoli, che due giorni dopo il 9° posto all’Europeo chiude 15°, ma è protagonista attivo della corsa seguendo proprio l’azione di Pidcock rintuzzata negli ultimi km.

Si è corso quest’oggi anche il Belgio, con una classica come la Binche-Chimay-Binche (categoria 1.1), giunta all’edizione numero 38 per quell’appuntamento che è anche il Memorial Frank Vandenbroucke e, col classico arrivo di gruppo (ridotto però ad una sessantina di unità, out ben presto tra gli altri Jasper Philipsen che era il favorito numero 1), ecco spuntare Jordi Meeus per un bel successo in casa da parte dello sprinter di casa Red Bull-Bora, che regola con buon margine Nils Eekhoff (PicNic) e il redivivo Christophe Laporte (Visma), con Luca Mozzato decimo.

La prova femminile è andata secondo pronostico, ovvero con il 25° centro stagionale della solita, clamorosa Lorena Wiebes che fa 118 in carriera, ma vince per la prima volta a Binche, oggi al “debutto” in maglia di campionessa olandese dopo aver lasciato quella continentale da pochi giorni, trascinando la sua SD Worx al trionfo davanti all’irlandese Lara Gillespie (UAE) e una fantastica Maria Giulia Confalonieri.

All’ultima gara su strada della carriera, la rappresentante della Uno-X Mobility è terza davanti a due nomi di peso come Charlotte Kool, all’esordio con la Fenix-Deceuninck, e Rachele Barbieri (PicNic), seconda italiana in top five.

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