Riparte il World Tour con il Delfinato: Roglic e la Jumbo favoriti, torna Ganna con vista sul Tour

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Riparte il World Tour con il Delfinato: Roglic e la Jumbo favoriti, torna Ganna con vista sul Tour

Domenica la prima delle otto tappe della corsa francese, che propone una lunga crono che strizza l'occhio al due volte iridato. Mas, O'Connor, Gaudu, McNulty, Caruso, Haig per il podio, l'Italia propone anche Bagioli, Cattaneo, Battistella.

Riparte il World Tour, ad una settimana dalla conclusione del Giro d'Italia, con la classica corsa di preparazione al prossimo Tour de France.

E' il Criterium du Dauphiné, al via domenica da La Voulte sur Rhone per otto tappe, con le ultime due di montagna decisive, e una lunga cronometro che inciderà pesantemente sulla classifica. Le poche ruote veloci presenti, pensiamo a Groenewegen, Meeus, Bauhaus e Molano su tutti, punteranno in particolare sulle prime due frazioni, anche se non mancano le insidie verso i traguardi di Beauchastel e Brives-Charensac.

Il terzo giorno, ovvero martedì 7 giugno, primo arrivo in salita con lo strappo, non durissimo, di Chastreix-Sancy.

La quarta tappa segnerà una prima svolta, con la cronometro di 32 km attorno a La Batie d'Urfé che vede Filippo Ganna principale candidato al successo di giornata; oltre un mese e mezzo dopo l'ultima corsa disputata, la Roubaix dello scorso 17 aprile, riparte dalla Francia il pluricampione del mondo della Ineos Grenadiers, che il prossimo 1° luglio punterà dritto alla maglia gialla nella prova contro il tempo che aprirà il Tour de France a Copenaghen.

Quinta e sesta frazione di nuovo interlocutorie, visto che a Chaintré e Gap ci saranno occasioni per fughe o volate di gruppo ristretto, infine i due tapponi del prossimo week-end: prima a Vaujany, dopo aver scalato Galibier e Croix de Fer, mentre l'ultima ascesa propone 6 km abbastanza impegnativi sopra l'8% di media, infine a Plateau de Solaison (già decisivo nell'edizione 2017 vinta da Jakob Fuglsang) con 11 km al 9,3% di pendenza.

Il favorito numero 1 è certamente Primoz Roglic, che perse clamorosamente (causa caduta) il Delfinato nel 2020 e rinunciò lo scorso anno preferendo l'altura in avvicinamento al Tour, che anche in questo 2022 sarà il grande obiettivo dello sloveno. Il capitano della Jumbo-Visma avrà al suo fianco Jonas Vingegaard e Wout Van Aert, per un team che sulla carta pare decisamente più “ricco” rispetto alla Ineos Grenadiers schierata nella corsa a tappe transalpina.

Senza il campione in carica Richie Porte, la formazione britannica scommetterà su Eddie Dunbar e Tao Geoghegan Hart e punterà alle tappe con Hayter, Kwiatkowski e lo stesso Ganna. Può puntare al podio Damiano Caruso, faro della Bahrain-Victorious assieme a Jack Haig (con Dylan Teuns, reduce da una strepitosa primavera, per i colpi di giornata), ma non si può sottovalutare la UAE Emirates che, seppur priva di Tadej Pogacar, avrà il duo formato da McNulty e dal giovanissimo Ayuso, già vicinissimo al podio finale del Romandia.

Vuole la top 3 Ben O'Connor, leader dell'AG2R Citroen, così come Enric Mas (Movistar) che farà anch'egli rotta sul Tour al pari di David Gaudu, punta della Groupama-FDJ pure in questa settimana di corsa.

Reduce invece dal Giro d'Italia corso in supporto di Jai Hindley, ecco Wilco Kelderman a guidare la Bora-Hansgrohe, ma possono provarci almeno per la top ten anche i due italiani della Quick-Step Alpha Vinyl, Bagioli e Cattaneo, oltre a Battistella (Astana), il giovane Tiberi (Trek-Segafredo), Meintjes (Intermarché) che ha appena vinto il Giro dell'Appennino e, chissà, anche il Chris Froome visto in settimana a buoni livelli alla Mercantour Classic.

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