Sotto la pioggia di Oron la crono del Romandia dice UAE, Van den Broek tappa e maglia in Turchia

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Sotto la pioggia di Oron la crono del Romandia dice UAE, Van den Broek tappa e maglia in Turchia

McNulty sfrutta il fattore meteo e conquista la prova contro il tempo che consegna al compagno Ayuso la maglia gialla di leader, si salva Damiano Caruso. L'arrivo in salita del Giro di Turchia, per la sesta frazione con traguardo a Manisa, vede la DSM-Firmenich festeggiare ancora con il giovane olandese che beffa Kudus e Double. Il messicano Del Toro si conferma ancora e domina la prima tappa della Vuelta Asturias.

Un festival del Team UAE Emirates, andato in scena sotto la pioggia che ha caratterizzato la cronometro di Oron, passaggio cruciale per la vittoria di questo 77° Giro di Romandia.

La prima delle due corse a tappe sulle strade svizzere ha visto, nella quarta giornata di corsa, andare in scena 15,5 km contro il tempo che hanno premiato per il successo Brandon McNulty, che già è uno dei migliori specialisti in circolazione ma, partendo tra i primi dopo essere uscito di classifica, ha sfruttato pure l'asfalto asciutto prima che quasi tutti i big trovassero strada bagnata.

Al secondo posto un altro statunitense, il giovanissimo Magnus Sheffield della Ineos Grenadiers distante 13”, con la UAE che piazza pure Felix Grossschartner terzo a 15” e Juan Ayuso quarto a 20”. Lo spagnolo, il favorito della vigilia per questo Romandia, conquista così la maglia gialla di leader della generale pur guadagnando pochi secondi sui primi diretti rivali: in classifica lo seguono Ilan Van Wilder a soli 7”, Vlasov si trova a 10”, Carlos Rodriguez (grande crono la sua) a 11, un po' più distanti Lenny Martinez e tutti gli altri, con Damiano Caruso buon 10° a 36”, pur avendone pagati 55 da McNulty nella crono, che è costata cara a Luke Plapp, a 58”, ma anche ai gemelli Yates, a Bernal (arrivato a 1'25”), Hindley, Gaudu.

Sabato la tappa verità, la più dura prima della conclusione “morbida” di domenica a Vernier, con il secondo arrivo in salita a Leysin, 13,8 km al 6% di media ma con parecchia strada all'insù sin dai primi km.

Al Giro di Turchia, venerdì è andata in scena la sesta delle otto frazioni nel menu (sabato piattone o quasi verso Izmir, domenica poi l'arrivo di Istanbul dovrebbe sorridere ancora alle ruote veloci), di fatto l'unica in grado di caratterizzare la classifica generale con il traguardo in quota di Manisa. L'ha spuntata, conquistando tappa e maglia turchese di leader, l'olandese classe 2000 Frank Van den Broek per il quarto successo nella corsa Pro Series del Team DSM-Firmenich: beffati nell'arrivo a tre, dopo che gli azzurri Conca e Zoccarato ci avevano provato a metà salita, ripresi e staccati dai big negli ultimi 6 km, Merhawi Kudus (Terengganu Cycling Team) e il britannico Paul Double della Polti-Kometa, che sono anche coloro che seguono Van den Broek in GC, rispettivamente a 4 e 9 secondi.

Alla Vuelta Asturias, la prima delle tre tappe per la corsa categoria 2.1, è andata secondo pronostico con il fenomenale messicano Isaac Del Toro che si regala il secondo successo da pro dopo quello al Tour Down Under: il ventenne del Team UAE Emirates stacca tutti sulle rampe dell'Alto del Cordal negli ultimi 10 km, prima della picchiata su Pola de Lena che lo vedrà arrivare con un minuto pieno di margine sul compagno Rafal Majka e l'argentino Fagundez della Burgos-BH.

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