Via alla Settimana Ciclistica Italiana: si torna in Sardegna dopo 10 anni, quanti big verso Tokyo

Il Giro d'Italia non avrà Colbrelli e Caruso al via nel 2022: sì di Landa e Carapaz, ma anche Pidcock
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Via alla Settimana Ciclistica Italiana: si torna in Sardegna dopo 10 anni, quanti big verso Tokyo

Da oggi a domenica, cinque giorni di corsa per la novità targata GS Emilia: presenti gli azzurri che vedremo alle Olimpiadi (eccezion fatta per Nibali), ma anche tante squadre World Tour.

Il ritorno “sulle strade della Sardegna”, dieci anni dopo il giro nazionale che vide trionfare Peter Sagan.

La nuova Settimana Ciclistica Italiana, in programma lungo cinque tappe sino a domenica 18 luglio, propone nel calendario internazionale una corsa UCI 2.1 decisamente interessante, organizzata dal GS Emilia di Adriano Amici per un appuntamento inizialmente previsto già nel 2020 e posticipato causa pandemia.

Oggi il via, con i 157 km già decisamente mossi da Alghero a Sassari (nel finale doppia salita di 3 km al 6%, con ultimo scollinamento ai -4 km e arrivo in lieve ascesa negli ultimi 500 mt), per una corsa a tappe che per molti sarà antipasto di Olimpiadi. Un vero e proprio test event soprattutto per gli azzurri di Davide Cassani, che guiderà una selezione nazionale comprendente Elia Viviani e Filippo Ganna, al ritorno in gara dopo un periodo in altura come gli stessi Giulio Ciccone, Alberto Bettiol e Gianni Moscon, che correranno la prova su strada di Tokyo assieme a Vincenzo Nibali, ovviamente a riposo di ritorno dal Tour, e Damiano Caruso che correrà in Sardegna con la maglia della Bahrain-Victorious, uno dei tanti team World Tour presenti.

Ci sarà la Bora-Hansgrohe di Ackermann, Grossschartner e del giovane Aleotti vincitore al Sibiu Tour, la Israel Start-Up Nation di Ben Hermans, uno dei favoriti dopo aver dominato il Giro dell'Appennino, ma anche la UAE Emirates con Diego Ulissi al timone e ovviamente le realtà Professional italiane, dalla Bardiani di Visconti e Battaglin alla Eolo-Kometa con Wackermann e Vini Zabù con Mareczko e Androni-Sidermec con Pellaud.

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