Ecco la "Grand Depart" del Tour 2024 dall'Italia: start da Firenze, a Bologna ci sarà anche il San Luca

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Ecco la "Grand Depart" del Tour 2024 dall'Italia: start da Firenze, a Bologna ci sarà anche il San Luca

Presentata ufficialmente la storica tre giorni per la prima volta di una partenza della Grande Boucle dall'Italia: primo arrivo a Rimini, poi da Cesenatico in ricordo di Pantani per arrivare nel cuore dell'Emilia, infine la Piacenza-Torino con passaggio da Tortona in memoria di Fausto Coppi.

In un contesto unico al mondo come Palazzo Vecchio a Firenze, ecco l'ufficialità di quello che sarà un evento storico per il ciclismo e lo sport italiano in assoluto.

Il Tour de France, alla sua 111esima edizione, partirà per la prima volta dal nostro paese, in occasione della Grande Boucle 2024 che vivrà tre giornate complete, da sabato 29 giugno a lunedì 1 luglio, sulle strade della penisola.

La Grand Depart è stata presentata questa sera, con Francesco Pancani (il giornalista di Rai Sport è, tra l'altro, un fiorentino doc) a condurre supportato da una campionessa come Marta Cavalli e da un grande ex del ciclismo azzurro, Alessandro Petacchi. A 100 anni dal primo trionfo di un italiano al Tour, Ottavio Bottecchia che vinse anche nel 1925 per la doppietta, la corsa più importante al mondo rende omaggio ad un paese che ha scritto la storia di questo sport.

Christian Prodhomme, direttore del Tour de France, ha sottolineato l'importanza dell'Italia non solo nella storia del Tour, ma per quanto fatto in ambito ciclistico anche recentemente, pensando al Mondiale “salvato” nel 2020 con l'organizzazione lampo della rassegna iridata a Imola. E la Regione Emilia-Romagna, come in quell'occasione, è stata fondamentale per riuscire in questa impresa, con il governatore Stefano Bonaccini che ha collaborato al fianco del sindaco di Firenze, Dario Nardella.

Il capoluogo toscano, quindi, ospiterà la partenza del Tour 2024 nella giornata di sabato 29 giugno, con una prima tappa che terminerà, dopo 208 km con quasi 4mila metri di dislivello, in quel di Rimini. Sì, sarà uno start davvero tosto, visto che dopo il passaggio a Ponte a Ema per omaggiare la leggenda Gino Bartali (che di Tour ne ha vinti due, a dieci anni di distanza e con la seconda guerra mondiale nel mezzo) e al Mugello nel ricordo di Gastone Nencini (trionfatore alla Grande Boucle 1960), si arriverà in Emilia-Romagna e salite come Barbotto, San Leo (7 km attorno al 6%) e l'ascesa verso San Marino, quando mancheranno poco più di 20 km al termine, selezioneranno probabilmente un gruppo già decisamente ristretto che si giocherà la prima maglia gialla a Rimini.

La seconda frazione avrà anch'essa un significato enorme, con lo start a Cesenatico, la città del pirata Marco Pantani: in totale saranno 200 km, passando per Ravenna, Imola e, dopo Zocca, ecco il Monte Calvo e con l'ingresso a Bologna la doppia scalata al San Luca, l'erta simbolo del Giro dell'Emilia. Quei 2000 mt oltre il 10% di pendenza media regaleranno un finale bellissimo, con l'ultimo scollinamento a 12 km dall'arrivo e solo gli ultimi 6 che saranno piatti.

Da Piacenza a Torino, i 229 km della tappa numero 3 saranno la prima vera occasione per le ruote veloci, visto che passando da Tortona, omaggiando il Campionissimo, Fausto Coppi, e nel cuore delle Langhe, non ci saranno particolari difficoltà altimetriche.

Solo più avanti sapremo, anche se venerdì ci sarà una presentazione ufficiale in Piemonte, dove terminerà la quarta tappa che partirà di nuovo dall'Italia, da Pinerolo in direzione Francia (martedì 2 luglio). E l'edizione numero 111 del Tour sarà storica anche per un altro motivo, visto che per la prima volta in assoluto non terminerà a Parigi (con la concomitanza olimpica che avrebbe complicato i piani logistici), bensì a Nizza domenica 21 luglio con una cronometro individuale.

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