Mads Pedersen si accende a Limoges! Piegati Philipsen e Van Aert, ritiro amarissimo per Cavendish

Mads Pedersen si accende a Limoges! Piegati Philipsen e Van Aert, ritiro amarissimo per Cavendish
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Stradatour de france 2023

Mads Pedersen si accende a Limoges! Piegati Philipsen e Van Aert, ritiro amarissimo per Cavendish

Tour de France, 8^ tappa: premiato il lavorone della Lidl-Trek per l'ex iridato, una caduta taglia fuori il britannico che vede svanire la possibilità di attaccare il record. E domenica si sale sul Puy de Dome...

Una volata eterna, di pura potenza, “alla Mads Pedersen”.

E' il danese campione del mondo 2019 a coronare il grandioso lavoro dei suoi compagni (compreso Giulio Ciccone che ha tirato tanto sugli strappi) in casa Lidl-Trek, sul traguardo dell'ottava frazione di un Tour nel quale sinora l'ex iridato aveva deluso. Bene, un anno dopo la sua prima vittoria sulle strade della Grande Boucle, e dopo aver completato allo scorso Giro d'Italia il trittico di successi parziali in ognuno dei GT in meno di 12 mesi, prendendosi la tappa di Napoli, a Limoges è stato davvero un grande Pedersen quello in grado di regolare due fenomeni come Jasper Philipsen e Wout Van Aert, piegati sul lungo rettilineo che tirava al 4% di pendenza.

Allo sprinter dell'Alpecin-Deceuninck, lanciato da un Mathieu Van der Poel nuovamente sacrificato alla causa del compagno di team, non riesce il poker di successi (ma la maglia verde è solidissima), mentre l'altro belga non riesce a coronare quanto fatto dalla Jumbo-Visma, che oggi davvero credeva nella vittoria di WVA.

La sensazione è che Van Aert fosse il più forte, ma nel momento in cui ai -250 mt Christophe Laporte stava per spostarsi dopo aver svolto benissimo il suo ruolo da ultimo uomo, il transalpino ha avuto un problema nella cambiata intralciando, di fatto, proprio il suo capitano che è ripartito dopo aver perso tanta velocità e la cui rimonta è servita solo per un altro, amarissimo piazzamento sul podio, terzo a saltare negli ultimi metri un ottimo Groenewegen.

Poi Eekhoff e Coquard, mentre hanno deluso Ewan e Girmay su tutti (ma anche Alaphilippe, che era ben piazzato ai 400 mt), al termine di una giornata corsa a medie elevatissime lungo i 200 km con partenza da Libourne, e caratterizzata dalla fuga di Declercq, Delaplace e Turgis, quest'ultimo ripreso ad appena 8 km dalla conclusione.

Ai -60, però, c'è stato un episodio cruciale con la caduta e il ritiro di Mark Cavendish: quasi in coda al gruppo, in un momento neppure di troppo nervosismo, il britannico è finito a terra e si è subito toccato la spalla destra (confermata più tardi in ospedale la frattura della clavicola). In un attimo, dopo il gran 2° posto di ieri, è finito così l'ultimo Tour de France in carriera di uno dei più grandi velocisti della storia, che aveva tutte le possibilità di giocarsi fino a Parigi quel successo n° 35 di tappe alla Grande Boucle per staccare definitivamente Eddy Merckx in vetta a questa speciale graduatoria.

In classifica, non cambia nulla in top 3 con Vingegaard che ha sempre 25 secondi su Pogacar, oggi gettatosi nella mischia dello sprint e alla fine decimo, e 1'34” su Hindley, ma al 4° posto non c'è più Simon Yates, scavalcato da Carlos Rodriguez e dal gemello Adam, visto che il leader della Jayco-Alula è finito a terra (senza danni) a 6 km dall'arrivo e ha pagato ben 47 secondi al traguardo, così come Mikel Landa che è sceso al 14° della GC cedendo 3 posizioni. Ed è sucito di classifica, lui che si trovava ancora a ridosso della top ten, anche il belga Steff Cras (TotalEnergies), che si è rotto la clavicola in quella stessa caduta.

E domenica si sale sul Puy de Dome, con gli ultimi 5 km terribili, sopra l'11% di pendenza media, per un altro attesissimo scontro per la maglia gialla tra il danese e lo sloveno, a chiudere una gran prima settimana di Tour.

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