Prima la stretta di mano con Pogacar, poi la mazzata finale: il Tour è nelle mani di Jonas Vingegaard

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Stradatour de france 2022

Prima la stretta di mano con Pogacar, poi la mazzata finale: il Tour è nelle mani di Jonas Vingegaard

Trionfo della maglia gialla a Hautacam, dopo i brividi in discesa in seguito agli attacchi dello sloveno, che cede oltre un minuto ed è secondo di tappa davanti ad un meraviglioso Van Aert. Ciccone, svanisce il sogno a pois.

Come Vincenzo Nibali nel 2014, sulla stessa montagna in trionfo con la maglia gialla sulle spalle.

Hautacam incorona Jonas Vingegaard, vero padrone di questo 109° Tour de France, con il danese che si prende la seconda vittoria di tappa, nella 18esima frazione e ultima pirenaica prima della cronometro di sabato a Rocamadour che, di fatto, sarà quasi una formalità per il 25enne della Jumbo-Visma.

Sì, perchè dopo aver retto agli attacchi furibondo di Tadej Pogacar sullo Spandelles, la penultima ascesa di giornata, Vingegaard ha attaccato frontalmente il due volte campione in carica del Tour, staccandolo a poco più di 4 km dalla conclusione, proprio come sul Granon, e trionfando in perfetta solitudine con 1'04” sullo sloveno, che ora paga 3'26” nella generale.

E' stato però il trionfo di un'intera squadra, perchè anche oggi la Jumbo-Visma ha fatto qualcosa di speciale, con Sepp Kuss ma soprattutto un monumentale Wout Van Aert, ripreso solo negli ultimi 5 km e perfetto apripista per l'attacco finale di Vingegaard prima di concludere pure al terzo posto, con la sua maglia verde in volo verso Parigi.

Il team neerlandese si è preso tutto (a parte la maglia bianca che è di Pogacar), visto che Vingegaard è pure la nuova maglia a pois (svanisce il sogno di Ciccone, che aveva vinto il primo GPM sull'Aubisque per poi crollare) e si è distinto, gli va riconosciuto eccome, per aver atteso Pogacar dopo la caduta dello sloveno in discesa dallo Spandelles, in piena bagarre tra i due visto che poco prima lo stesso leader del Tour aveva rischiato grossissimo.

Una meravigliosa stretta di mano prima del duello finale, mentre Geraint Thomas andava a consolidare il podio che sarà suo, a meno di clamorose sfortune nelle ultime tre tappe, con il gallese della Ineos 4° sul traguardo di Hautacam, a quasi 3 minuti da Vingegaard che lo precede di 8 minuti netti in GC. E pensare che il 4° della classifica è addirittura a 11'05” e si tratta di David Gaudu (all'arrivo proprio alle spalle di Thomas), che ha staccato nettamente Nairo Quintana, ora 5° a 13'35” e con soli 8 secondi su Meintjes e 35 su Vlasov, mentre è Bardet e Yates sono scesi rispettivamente in ottava e decima posizione, con Lutsenko risalito ancora e verso il nono posto finale.

Venerdì la 19esima tappa, con arrivo a Cahors e un percorso decisamente semplice per una probabile volata, anche se tanti ci proveranno per una fuga e il successo di giornata. Anche qualche azzurro, Bettiol e Pasqualon in primis, visto che l'Italbici è ancora a secco pure in questo Tour.

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