Tutti negativi i test anti Covid al Tour: l'annuncio di ASO e UCI, domani la ripartenza verso Megève

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Tutti negativi i test anti Covid al Tour: l'annuncio di ASO e UCI, domani la ripartenza verso Megève

Sospiro di sollievo per tutti i corridori ancora in corsa alla Grande Boucle, nel corso del secondo giorno di riposo. Martedì la decima tappa, antipasto delle vere Alpi che vedremo mercoledì e giovedì con Granon e Alpe d'Huez.

Un giorno di riposo che tutti temevano per un solo, semplice motivo.

I controlli anti Covid al Tour de France che, fortunatamente, hanno tutti dato esito negativo. L'annuncio è arrivato già nella mattinata odierna, dopo che i 165 corridori ancora in corsa sono stati sottoposti a test antigenico (solo in caso di positività si effettua il PCR) nella serata di ieri a Chatel, subito dopo l'arrivo della nona tappa, da parte di ASO e UCI.

L'organizzatore del Tour de France e l'Unione Ciclistica Internazionale hanno ufficializzato la notizia che fa tirare un gran sospiro di sollievo a tutto il gruppo, visto che oltre alle positività pre partenza da Copenhagen (da Trentin a Battistella, da Declercq a Impey), ce n'erano state nel week-end con Bouchard, Laengen e Guillaume Martin, che non ha mancato di polemizzare sul protocollo che l'ha escluso dal Tour nonostante lui si sentisse in grado di continuare (il corridore della Cofidis aveva effettuato il test interno alla squadra dopo aver accusato qualche problema dopo l'ottava tappa).

E così, si ripartirà compatti martedì per la decima frazione della Grande Boucle, la prima del trittico sulle Alpi: in realtà, da Morzine a Megève, con una salita finale di 19 km al 4% di media, sarà solo un antipasto delle due tappe regine.

Mercoledì con il Galibier prima del Granon (la salita più dura di questo Tour, oltre 11 km al 9,2% di pendenza media), giovedì di nuovo con la vetta più alta (ma dal versante più morbido del Lautaret), seguita da Croix de Fer e Alpe d'Huez.

Tadej Pogacar guida in maglia gialla con 39 secondi di margine nei confronti di Jonas Vingegaard, faro di una Jumbo-Visma pronta ad andare all'attacco anche con Primoz Roglic (seppur acciaccato e distante quasi 3 minuti), mentre la Ineos Grenadiers ha due uomini ancora vicini all'asso sloveno, Geraint Thomas e Adam Yates rispettivamente 3° e 4° con 1'17” e 1'25” da recuperare.

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