Ethan Vernon è troppo forte nell'Eliminazione mondiale, ma Elia Viviani è ancora sul podio

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Ethan Vernon è troppo forte nell'Eliminazione mondiale, ma Elia Viviani è ancora sul podio

Glasgow 2023: quarta medaglia azzurra su pista, con il veronese bronzo nella "sua" gara. Il britannico è strepitoso e, nonostante una caduta, batte il canadese Bibic. Madison amarissima per Fidanza e Consonni, doppio argento nel paraciclismo grazie a Claudia Cretti.

Un Ethan Vernon su livelli stellari, d'altronde parliamo di uno dei velocisti emergenti a livello mondiale su strada e tra i migliori pistard in circolazione, ma è ancora podio per Elia Viviani nell'Elimination Race dei campionati del mondo.

Al Sir Chris Hoy Velodrome di Glasgow, la prima finale della quinta giornata della rassegna iridata su pista, il campione olimpico dell'Omnium, 6° ieri al debutto in questo Mondiale, si tinge di bronzo e senza troppi rimpianti per non essere riuscito a firmare il clamoroso tris dopo i trionfi in questa specialità a Roubaix 2021 e Parigi 2022.

Sì, perchè il britannico è stato nettamente superiore a tutti, considerando anche la bruttissima caduta rimediata, quando ormai erano rimasti in 8 a giocarsela, per il movimento sconsiderato dell'olandese Buchli, alla fine quarto. Vernon, dopo la fase di neutralizzazione, ha fatto la differenza e Viviani, rimasto con il corridore della Soudal-Quick Step e con Dylan Bibic, un altro dei grandi favoriti della vigilia, non è riuscito ad uscire per fare meglio del 3° posto.

A quel punto, il duello finale tra Vernon e il canadese Bibic ha visto il primo imporsi in maniera nettissima, mentre Viviani già poteva festeggiare la sua settima medaglia in un campionato del mondo, la quarta per la nazionale del ct Marco Villa a Glasgow 2023 dopo l'oro di Ganna e il bronzo di Milan nell'Inseguimento individuale, oltre all'argento del quartetto maschile in quello a squadre.

Amarissima, invece, la Madison femminile di Martina Fidanza e Chiara Consonni: 5° posto finale, ma con la caduta a 9 giri dalla fine per la bi campionessa del mondo dello Scratch (incolpevole e fortunatamente senza gravi conseguenze, pur essendo rimasta a terra per qualche minuto) che ha lasciato la compagna di nazionale, dopo la fase di neutralizzazione, sola a lottare per cercare di salire sul podio con l'ultimo sprint, dopo che al penultimo le azzurre avevano avvicinato il bronzo.

Vincerà con merito dopo aver comandato sin dal principio le principali candidate della vigilia, le britanniche Evans e Barker, che hanno regolato Australia, Francia e Polonia, con le transalpine che hanno beffato le Pikulik sul filo di lana.

Mentre la Velocità maschile ha rispettato in pieno il pronostico, con Harrie Lavreysen campione del mondo per la quinta volta consecutiva: 2-0 secco in finale dell'asso orange contro Nicholas Paul (gran prova per il ragazzo di Trinidad & Tobago), mentre il britannico Carlin si è preso il bronzo regolando, anche in questo caso evitando la “bella”, il polacco Rudyk.

Le altre due medaglie di giornata per la nazionale italiana sono arrivate dal paraciclismo e ancora da Claudia Cretti nella categoria C5: la bergamasca, già bronzo nell'Inseguimento, ha colto l'argento sia nello Scratch, dando la sensazione di essere più forte ma anticipata dall'azione dell'australiana a 5 giri dalla conclusione, sia nella classifica finale dell'Omnium.

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