"Rogla" e una gioia d'oro che "ripaga di tutto". Ganna: "Ho dato tutto". La favola di Dumoulin

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"Rogla" e una gioia d'oro che "ripaga di tutto". Ganna: "Ho dato tutto". La favola di Dumoulin

Le voci dei protagonisti della crono olimpica, con l'azzurro che spiega di aver "dato il massimo su un percorso duro per me". Il neerlandese, argento dietro allo sloveno, si è ritrovato: "Proseguirò la mia carriera".

Una cronometro bellissima, un livello straordinario tanto che due dei principali tre favoriti, ovvero Wout Van Aert e Remco Evenepoel, hanno concluso rispettivamente in sesta e nona posizione, lontanissimi dal podio per la grande delusione marchiata Belgio.

Al Fuji Speedway è stata la grande giornata di Primoz Roglic, nuovo campione olimpico del tic tac dopo aver disputato una prova semplicemente perfetta, con oltre un minuto di margine sui quattro rivali che si sono giocati le posizioni sino alla quinta, ovvero Dumoulin, Dennis, Kueng e Ganna. L'azzurro puntava almeno alla medaglia, vero, ma si sapeva che un percorso così esigente difficilmente l'avrebbe proposto in lotta per il titolo: al piemontese sono mancati meno di 4 secondi per concludere sul secondo gradino del podio, mancando il terzo per meno di 2. “Più di così oggi non potevo fare, mi sono misurato con gente che sa vincere corse a tappe ed era al Tour fino all'altro giorno – la prima analisi di Pippo a tuttobiciweb - Io ho giocato le mie carte, siamo finiti in quattro in pochi secondi e ovviamente c'è un po' di rammarico per il piazzamento, ma io dico che è andata bene in termini di prestazione.

Ho fatto tutto quello che potevo, anche in salita sono andato forte. Il mio impegno qui è duplice e rifarei tutto uguale in termini di preparazione, non rimpiango nulla. Bisogna pure considerare che se le Olimpiadi si fossero disputate un anno fa, probabilmente la crono non l'avrei nemmeno disputata; potrò fare meglio, probabilmente, fra 3 anni a Parigi, qui c'era un tracciato davvero troppo impegnativo per me. Ora sotto con la pista”.

La Jumbo-Visma, pur non “vestendo” ovviamente i suoi atleti all'Olimpiade, ha festeggiato l'uno-due di Roglic e Dumoulin, arrivati a questo risultato in maniera completamente differente. Il nuovo campione è stato costretto a ritirarsi dal Tour ma, dopo la delusione della prova in linea, è stato bravissimo a preparare questa crono che ha semplicemente dominato. “Sono orgoglioso e felice di quello che ho fatto, questa gara è la dimostrazione che il lavoro alla fine paga – le parole dello sloveno ex saltatore - Non nascondo che questa non è stata la mia stagione migliore, ma la performance di oggi ripaga tutto.

Condivido questo successo con il mio team e soprattutto con la mia famiglia, abbiamo tutti fatto grandi sacrifici e lavorato tanto, ma ne è valsa la pena”.

Tom Dumoulin è felice quasi allo stesso modo, perchè il percorso di un campionissimo come il neerlandese è stato davvero particolare, con il ritiro temporaneo dal ciclismo annunciato a fine gennaio, poi quella voglia che è tornata in primavera e lo stimolo delle Olimpiadi fortissimo, per rimettere il dorsale al Giro di Svizzera e poi preparare a Livigno questa cronometro a cinque cerchi che gli ha regalato il secondo argento consecutivo dopo Rio 2016, quando era il favorito prima di cadere al Tour e rompersi il polso. “E' una medaglia speciale, sono tornato con questa gara in mente – ha spiegato Tom a WielerFlits – Sapete che ho avuto un anno particolare, c'era bisogno di fermarsi mentalmente e così ho davvero ritrovato l'amore per il ciclismo e l'agonismo.

E' una medaglia rivestita d'oro, perchè Primoz è stato semplicemente troppo forte. Ho imparato ad ascoltarmi e a fare ciò che desidero, consiglio a tutti di farlo perchè un passo indietro può portarti a compierne uno grande in avanti”.

E alla tv NOS, Dumoulin ha confermato che proseguirà la sua carriera, puntando in particolare per questo finale di stagione ai campionati del mondo, con la cronometro di Leuven che lo vedrà verosimilmente in lotta per quel titolo iridato che già conquistò nel 2017 a Bergen.

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