Kimmann e Shriever, l'iride dopo il titolo olimpico. L'Italia del BMX esulta con il Mondiale jr di Marco Radaelli

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Kimmann e Shriever, l'iride dopo il titolo olimpico. L'Italia del BMX esulta con il Mondiale jr di Marco Radaelli

A Papendal sono andati in scena i campionati del mondo della disciplina: il fuoriclasse orange profeta in patria, si ripete dopo Tokyo anche la britannica. E il 18enne di Garlate regala un futuro al movimento azzurro.

Il bis dei campioni. Dopo l'oro olimpico a Tokyo, Niek Kimmann e Bethany Shriever si sono confermati padroni del BMX, conquistando pure il titolo mondiale sulla splendida pista di Papendal (Paesi Bassi), che ieri ha ospitato l'evento iridato.

Il fuoriclasse neerlandese ha battuto il francese André e lo svizzero Graf, la britannica ha preceduto invece le padrone di casa Judy Baauw e Laura Smulder, ma quella di domenica è stata una grande giornata anche per l'Italia.

Un titolo storico, quello conquistato tra gli juniores da Marco Radaelli: il diciottenne lecchese entra nella storia di questa disciplina, dominando la volata in una finale nella quale anche Matteo Tugnolo, già vice campione europeo a Zolder, è grande protagonista chiudendo la quarto posto. Alla vigilia del Mondiale di Papendal, il ct Tommaso Lupi aveva ricordato come questo gruppo di giovani fosse competitivo e in grado di sbocciare, con la qualificazione alle Olimpiadi di Giacomo Fantoni che è stata solo il primo passo verso un rilancio del movimento.

Radaelli, già campione europeo cruiser nelle categorie giovanili, ha interpretato al meglio la velocissima pista di Papendal. Ha vinto con autorevolezza le tre run della sua manche, volando ai quarti in compagnia degli altri due azzurri che rappresentano il futuro di questa specialità: Matteo Tugnolo e Leonardo Cantiero. Quest'ultimo si è fermato alle semifinali, mentre la sfida per il titolo ha visto il neozelandese Bearman e il francese Rousseau partire fortissimo, con il transalpino saltato nel finale dall'azzurro in trionfo. “Alle Olimpiadi avevamo capito che c'era da lavorare per migliorare e questo successo conferma comunque che abbiamo gli uomini su cui puntare per il futuro e sperare di far bene a Parigi 2024 – ha dichiarato il presidente della FCI, Cordiano Dagnoni – Radaelli? L'avevo incontrato alla Coppa Europa di Verona e sicuramente si tratta di un atleta prestante. La nuova generazione sta crescendo bene ed il risultato di squadra è impreziosito dal 4° posto di Tugnolo che sancisce il valore del gruppo”.

Il Presidente del settore fuoristrada, Massimo Ghirotto, ha aggiunto: “Posso affermare che questo è un successo del lavoro del ct Tommaso Lupi, non a caso avevamo ottenuto la qualifica olimpica a Tokyo con Fantoni. Nei giorni scorsi ero stato al Centro Federale di Verona ed avevo notato che c'era molta fiducia per il Mondiale, ma anche scaramanzia, e quindi si è tenuto un profilo basso”.

E così, è arrivato il trionfo del giovanissimo campioncino cresciuto nel team Bicimania Garlate, in BMX da quando aveva 5 anni e pronto al salto tra gli U23. Con il sogno delle Olimpiadi di Parigi 2024 che non è poi così lontano...

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