Il coraggio di Longo Borghini, la follia Movistar: Elisa vede il suo Giro bis, Gigante regina anche a Monte Nerone

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Stradagiro d'italia women 2025

Il coraggio di Longo Borghini, la follia Movistar: Elisa vede il suo Giro bis, Gigante regina anche a Monte Nerone

Nella settima e penultima tappa del Giro Women è la scalatrice australiana a dominare in rimonta sulla montagna marchigiana, ma la campionessa d'Italia se ne va in pianura (con una super Persico) e toglie la maglia rosa all'elvetica quando manca solo la frazione (insidiosissima) di domenica a Imola.

Cogliere il momento.

Lo sanno bene Elisa Longo Borghini e la UAE ADQ, la follia tattica del Team Movistar ha fatto il resto assieme, naturalmente, alle gambe della fuoriclasse verbanese. E così avviene il ribaltone al Giro d’Italia Women nel tappone più atteso, quello concluso sulle terribili rampe del Monte Nerone dove vince di nuovo Sarah Gigante, ma la maglia rosa finisce sopra il tricolore della campionessa d’Italia in carica.

Tutto parte da un attacco inizialmente parso casuale, ovvero un allungo di pochi metri in fondo all’ultima breve discesa di giornata, quando mancano poco più di 20 km all’arrivo (e ancora 7 prima dell’ascesa decisiva), da parte di Silvia Persico con la compagna Longo Borghini a ruota: la coppia della UAE, però, vede che la Movistar decide di non chiudere, anzi addirittura la formazione spagnola della maglia rosa Marlen Reusser piazza Liane Lippert (vincitrice ieri, ma fuori classifica) a ruota e decide di non inseguire, pensando che “ELB” avrebbe sprecato energie in un attacco giudicato troppo anticipato.

Succede invece che, dopo il lavoro pazzesco di Persico, ai -10 km Longo Borghini ha 35 secondi di vantaggio sul gruppo maglia rosa e comincia a guadagnare agendo in prima persona, andando poi a prendere e staccare a poco più di 4 km dal gong la fuggitiva Shirin Van Anrooij; dietro parte Sarah Gigante, la scalatrice pura più forte di questo Giro, che in un lampo va a prendere Elisa e la stacca nei 2500 metri finali.

L’australiana dell’AG Insurance (al bis dopo Pianezze e che di fatto ha perso questo Giro nei ventagli della frazione di Monselice, dove ha lasciato sul piatto quasi 2 minuti) chiuderà con 45” di margine su una Longo Borghini in grande difficoltà nel finale, ma che vede alle sue spalle Marlen Reusser chiudere quarta, a 1’17” (3 secondi davanti la fenomenale giovane canadese Isabella Holmgren della Lidl-Trek) assieme a Niedermaier e con Barbara Malcotti ottima 6^ a 1’21”, e cedere quindi 32 secondi che potrebbero decidere tutto.

Sì, perché ora l’elvetica si trova 22 secondi alle spalle della piemontese, quando resta solo la frazione conclusiva con arrivo a Imola e 8 GPM, ma senza salite lunghe per fare la differenza (anche se le insidie non mancheranno). Gigante è terza a 1’11”, Rooijakkers quarta a quasi 3 minuti davanti a Niedermaier e Van der Breggen, con la fuoriclasse olandese “saltata” e che ha perso, ormai in maniera definitiva, l’ultimo gradino del podio.

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