Il Giro d'Italia 2026 ha una data (ufficiosa) per la presentazione: lunedì 1° dicembre appuntamento a Roma

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Stradagiro d'italia 2026

Il Giro d'Italia 2026 ha una data (ufficiosa) per la presentazione: lunedì 1° dicembre appuntamento a Roma

Nella trasmissione "Radiocorsa" è stato svelato il vernissage della prossima corsa rosa, che deve mettere assieme gli ultimi tasselli per un percorso in via di definizione e con la conclusione nella capitale, per il quarto anno consecutivo. Il tappone svizzero, anziché nel finale della seconda settimana, dovrebbe aprire la terza.

Abbiamo una data e un luogo, seppur ancora ufficiosi, per la presentazione del Giro d’Italia 2026.

Lunedì 1 dicembre, all’Auditorium del Parco della Musica Ennio Morricone a Roma, che già ospito il vernissage dell’edizione 2025, dovrebbe alzarsi il sipario sul percorso di una corsa rosa per la quale sono già emersi gran parte dei dettagli.

Beppe Conti, nel corso di “Radiocorsa” (la trasmissione settimanale di Rai Sport andata in onda ieri sera), ha quindi anticipato la scadenza nella capitale che, per il quarto anno consecutivo, ospiterà la conclusione del Giro che partirà, come noto (anche se ufficialmente manca il timbro e resta da capire se ci sarà una presentazione dedicata), con la tre giorni in Bulgaria prima di sbarcare in Calabria, quasi certamente senza il giorno di riposo, visto che le date della corsa sono state definite dall’UCI e vanno dal 9 (partendo di sabato e senza l’anticipo al venerdì) al 31 maggio 2026.

Qualche dubbio c’è ancora, in particolare per una possibile cronometro a squadre al quarto giorno, una volta arrivati sulla penisola, così come sulla seconda prova contro il tempo che, anziché a Milano (che potrebbe avere un arrivo di tappa, ma si parla di 400mila euro da sborsare non ancora garantiti dal Comune), potrebbe andare in scena sulle strade toscane tra fine prima settimana e inizio della seconda.

E il tappone svizzero, con l’arrivo sulla dura erta di Carì, potrebbe trovare collocazione al martedì dell’ultima settimana anziché al termine di quella precedente, anticipando il gran finale con la frazione di Madonna di Campiglio, quella insidiosa ma per ruote veloci a Pieve di Soligo, e la due giorni decisiva (prima del volo su Roma) tra Veneto e Friuli, con Piani di Pezzé e Piancavallo (da scalare due volte) giudici finali.

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