La pioggia condiziona la crono in Toscana: Hoole beffa Tarling, Roglic guadagna su Ayuso e Del Toro

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Stradagiro d'italia 2025

La pioggia condiziona la crono in Toscana: Hoole beffa Tarling, Roglic guadagna su Ayuso e Del Toro

Giro d'Italia, 10^ tappa: gli specialisti partono con l'asciutto e l'olandese regala alla Lidl-Trek un gran successo, mentre lo sloveno sfrutta una situazione meteo migliore rispetto agli ultimi partenti e porta a casa un bel bottino, con Tiberi solido ancora al 3° posto della generale ad un minuto dal messicano, sempre in rosa con 25" su Ayuso.

Una cronometro condizionata dalla pioggia, lungo i 28,6 km da Lucca a Pisa, come d’altronde indicavano chiaramente le previsioni meteo.

Alla fine dei conti, però, il vincitore della seconda prova contro il tempo di questo Giro ha meritato pienamente il successo, il primo a livello di GT per Daan Hoole: il 26enne olandese della Lidl-Trek (a proposito, dopo la tripletta di Pedersen è 4° centro nella corsa rosa 2025 per la compagine di Luca Guercilena) vola a 52,8 km/h di media e batte, nella stessa situazione meteo, ovvero con asfalto completamente asciutto partendo nel primo pomeriggio sulle strade toscane, il grande favorito Joshua Tarling.

Il giovanissimo britannico di casa Ineos Grenadiers, trionfatore nella prima crono di Tirana, si piega per 7”, anticipando di 3 il connazionale Ethan Hayter, con la Soudal-Quick Step che piazza anche Mattia Cattaneo 4°, a 23” dal vincitore, con l’Italia che completa la top five col campione europeo Edoardo Affini (ai piedi del podio di giornata come nell’apertura albanese), 5° a 24”.

E tra i big? Beh, comincia a diluviare, in particolare negli ultimi km in centro a Pisa, poco dopo la partenza di Primoz Roglic, che sfrutta solo parzialmente il vantaggio della prima quindicina di curve asciutte, chiudendo a 1’15” da Hoole (fuori dalla top 15, appena alle spalle di Van Aert che delude, avendo corso nelle condizioni ideale) e guadagnando comunque su tutti i diretti rivali.

Juan Ayuso, nella situazione più difficile, si prende tutti i rischi del caso e, pur cedendo abbastanza nel tratto conclusivo, paga soli 19” dallo sloveno, mentre Antonio Tiberi finisce a 38 da “Rogla”: bene il leader della Bahrain-Victorious, che da terzultimo in pedana si è difeso benissimo sotto il diluvio nel finale, ancora meglio Simon Yates che lo anticipa di qualche secondo, mentre la maglia rosa Isaac Del Toro parte con cautela, ma disputa una prova comunque solida per conservare il simbolo del primato.

E’ ancora uno-due UAE Emirates nella generale, con il messicano che da 1’13” vede il gap ridotto a 25” su capitan Ayuso, mentre Tiberi è sempre terzo, a 1’01” (si trovava a 1’30”), con Yates 2 secondi dietro e Roglic che sale, da 10° a 2’25” al 5° posto con 1’18” da recuperare. Ad un paio di minuti ancora UAE con McNulty e Adam Yates (ora sono 4 nei 7 gli uomini di Matxin), poi la difesa di Giulio Ciccone che finisce a quasi 3 minuti da Hoole, ma in ogni caso è 8° in GC a 2’07” superando Carapaz, che cede tanto negli ultimi km e ora paga 2’10”, anticipando sul confine della top ten i due fari della Ineos.

In risalita Arensman, a 2’27”, in discesa Bernal (11° a 2’33”) che cade in avvio e poi soffre ancor più di quanto preventivabile.

Mercoledì l’undicesima tappa, 186 km da Viareggio a Castelnovo ne’ Monti con il ritorno al Giro del San Pellegrino in Alpe (dopo 25 anni dall’impresa di Casagrande), da scollinare però ad oltre 90 km dalla conclusione, prima di una parte finale comunque molto complicata sull’Appennino reggiano.

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