Australia ancora d'oro col brivido nella cronostaffetta, battute Francia e Svizzera. Italia quarta ma lontana dal podio

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campionati del mondo strada 2025

Australia ancora d'oro col brivido nella cronostaffetta, battute Francia e Svizzera. Italia quarta ma lontana dal podio

Campionati del mondo di Kigali: Plapp, Matthews e Vine fanno la differenza, completano l'opera Chapman, Spratt e Wilson-Haffenden, con i rimpianti tutti rossocrociati per il cambio bici che ha fatto perdere tanto terreno a Marlen Reusser. Azzurri ad oltre un minuto dalla medaglia.

Un altro finale tiratissimo, anche se questa volta l’Australia non ha vinto per i soli 85 centesimi di margine a Zurigo 2024 nei confronti della Germania, ma con 5 secondi abbondanti sulla Francia.

E’ bis mondiale per i “canguri” nella cronostaffetta mista, che ha chiuso nella quarta giornata di questi Mondiali in Rwanda l’elenco delle sfide contro il tempo a Kigali 2025: lungo i 41,8 km, Luke Plapp, Jay Vine, Michael Matthews, Brodie Chapman, Amanda Spratt e la giovanissima Felicity Wilson-Haffenden partivano da favoriti nel pronostico e il terzetto di uomini ha fatto subito la differenza, guadagnando 33” nei confronti delle diretti rivali Francia e Svizzera nella prima metà di gara.

La seconda, però, è stata decisamente sofferta per le ragazze, che hanno conservato appena 5” sulle transalpine, con Labous, Kerbaol e Squiban, anticipate dai compagni di squadra Armirail, Seixas e Sivakov, che hanno sfiorato la rimontona. I rimpianti, però, sono tutti degli elvetici terzi a soli 10”, visto che Marlen Reusser stava guidando il team rossocrociato verso un titolo molto probabile, ma un guaio meccanico ha costretto la neo iridata della crono individuale a cambiare bici, perdere almeno 25” prima di rientrare (dopo parecchi km) sulle due compagne, per poi trascinare il team almeno al bronzo.

In quarta piazza, appena davanti alla Germania, ecco l’Italia che sicuramente si aspettava una prestazione di un livello più alto, anche se vista la concorrenza dei tre squadroni là davanti, ottenere la quarta medaglia in questo format (la nazionale azzurra aveva mancato il podio solo nel 2023) sarebbe stato comunque molto complicato.

Il terzetto maschile, formato da Mattia Cattaneo, Marco Frigo e Matteo Sobrero (con il piemontese che si è staccato dopo pochi km, ammettendo nel post gara di non aver vissuto una gran giornata), ha pagato 47” dall’Australia, limitando a 14” il ritardo dalla zona podio, ma si è capito da subito per Federica Venturelli (brava a reggere il livello delle élite, per la cremonese bronzo nella crono individuale delle U23), Monica Trinca Colonel e Soraya Paladin (anche la veneta, non in perfette condizioni di forma, ha ceduto quasi subito) che la missione podio ormai era svanita, chiudendo a 1’19” dal team che si conferma sul tetto del mondo.

Giovedì la prima gara in linea, con la storica prima volta della corsa femminile dedicata specificamente alla categoria Under 23 e l’Italia che punta, con buone ambizioni, su Eleonora Ciabocco.

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