Caos al Giro di Polonia, vince Turner ma Lapeira e Vacek preoccupano. A Burgos doppietta Moschetti-Malucelli

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Caos al Giro di Polonia, vince Turner ma Lapeira e Vacek preoccupano. A Burgos doppietta Moschetti-Malucelli

Una caduta nel gruppo dei big, a poco più di 15 km dall'arrivo, provoca la neutralizzazione parziale della 3^ tappa con arrivo a Walbrzych, dove poi la spunta nettamente il britannico della Ineos su Bilbao e con Bagioli 3°. La seconda frazione in Spagna vede l'alfiere della Q36.5 regolare di un soffio il connazionale della XDS Astana, con Molano a completare il podio.

Ancora una volta, anche se dispiace sottolinearlo, è caos al Giro di Polonia per una tappa, tra l’altro quella con maggior dislivello (3500 mt in appena 160 km), condizionata totalmente da quanto accaduto a meno di 20 km dall’arrivo di Walbrzych, sede anche di partenza della terza frazione della corsa WT.

Vince Ben Turner (Ineos Grenadiers), tra l’altro con ampio margine su tre uomini veloci e di qualità come Pello Bilbao, Andrea Bagioli e Jan Christen, ma tutto cambia nel momento in cui, con la fuga di giornata quasi totalmente ripresa e i big pronti a giocarsela, in un tratto di discesa nel bosco c’è una caduta in gruppo che costringe l’organizzazione a fermare la corsa e neutralizzarla quando mancano 15 km al gong. E’ stato infatti necessario utilizzare subito almeno tre ambulanze (che devono sempre essere a disposizione nel corso della tappa) per soccorrere i corridori feriti, con tanta preoccupazione per Vacek (che lascia la corsa da 2° in classifica, ma la Lidl-Trek ha fatto sapere che ha solo avuto bisogno di punti al labbro), la maglia gialla Lapeira, Haig e Baroncini, con il ravennate costretto al ritiro.

Patron Lang interrompe così la corsa quando Ulissi, Milesi e lo stesso australiano O’Brien, l’ultimo dei fuggitivi di giornata a resistere, navigano con 35-40 secondi sul gruppo. Dopo una ventina di minuti di sosta, il terzetto al comando riparte con quel vantaggio (mentre si decide di congelare i tempi per la generale e non assegnare abbuoni al traguardo), ma viene raggiunto praticamente all’altezza dell’ultimo km, con la Ineos poi bravissima a lanciare Turner.

In classifica Lapeira, anche se abraso e dolorante, ripartirà domani con 8 secondi di vantaggio su Langellotti e 12 sul duo Christen-Tiberi.

Alla Vuelta a Burgos, l’Italia brinda con la doppietta nell’atteso sprint di Buniel (sede d’arrivo della 2^ tappa per la corsa di categoria ProSeries) aperto da Matteo Moschetti, che resiste per una questione di millimetri alla gran rimonta di Matteo Malucelli. Vince quindi il milanese della Q36.5 davanti al velocista della XDS Astana, con Juan Sebastian Molano (UAE) terzo e Giovanni Lonardi buon 6°. In classifica non cambia nulla: Roger Adrià guida davanti a Labrosse, Eulalio e Caruso dopo il colpo di ieri, oggi nessun problema per Giulio Ciccone dopo la caduta nel finale della prima tappa.

Si è aperto a Lagnieu il 37° Tour de l’Ain (categoria 2.1), corsa transalpina di tre giorni che ha visto andare in scena una volata di trenta corridori per la sua apertura, dopo che sul Col de Portes (unica salita di giornata, scollinata ai -26 km) avevano fatto il vuoto Tulett, Uijtdebroeks e Prodhomme.

La Groupama-FDJ ha chiuso ed è stata poi magistrale nell’ultimo km, lanciando Tom Donnenwirth al successo davanti al compagno David Gaudu (al rientro in gara, pensando alla Vuelta) e due italiani, con Andrea Vendrame (Decathlon) amaro terzo, in parte chiuso ai -250 mt nel momento chiave, e il terzo alfiere della squadra vincitrice, Lorenzo Germani che si piazza 4°.

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