Ciccone, ancora lui! Lagunas de Neila è italiana, Del Toro 2° ma vince la generale. In Polonia succede di tutto...

Foto di Redazione
Info foto

Spazio Ciclismo

Stradacalendario internazionale

Ciccone, ancora lui! Lagunas de Neila è italiana, Del Toro 2° ma vince la generale. In Polonia succede di tutto...

L'abruzzese, lontano in classifica dopo la caduta della 1^ tappa, stacca negli 800 mt finali il messicano e si prende l'ultima tappa della Vuelta a Burgos, che finisce nelle mani del talento della UAE Emirates davanti ad uno splendido Fortunato. La giornata più attesa al Giro di Polonia vede Langellotti beffare McNulty a Bukowina Tatrzanska, Tiberi si spegne nel finale e ora l'americano è il favorito nella cronometro domenicale.

Un duello come a San Sebastian, di nuovo vinto da Giulio Ciccone anche se, almeno quest’oggi, l’obiettivo (centrato) di Isaac Del Toro era vincere la generale.

Un successo per due quindi nella tappa regina della 47esima Vuelta a Burgos, sulle durissime rampe degli ultimi 4 km verso Lagunas de Neila: la corsa di categoria ProSeries sembrava compromessa per l’abruzzese della Lidl-Trek e il messicano dopo la caduta del primo giorno, anche se l’arrivo della prima frazione era stato pesantissimo soprattutto per il fresco re della “Klasikoa”, che aveva ceduto un minuto e mezzo.

Del Toro, invece, oggi ha forato a meno di 15 km dall’arrivo ed è stato costretto, senza compagni di squadra, a ricucire quasi 40” di gap: favoloso quindi quanto fatto dal 2° classificato del Giro, che attacca ai -3 km e si porta dietro il solo Ciccone, che può sfruttare il lavoro del leader della UAE Team Emirates ragionando appunto in ottica GC, per poi attaccarlo negli ultimi 800 mt e trionfare con 10” di margine sullo stesso messicano, con Lorenzo Fortunato (XDS Astana) a 27” che guadagna il margine necessario per saltare in classifica anche Leo Bisiaux (Decathlon), che finisce a 55” (alle spalle anche di Bernal e Pellizzari, oggi 6° e 7°) e perde la vittoria finale, ma comunque a soli 20 anni conquista un podio di gran peso.

La classifica dice infatti Del Toro in trionfo con 19” di vantaggio su Fortunato, 25 su Bisiaux, 30 su Pellizzari e con Ciccone risalito sino al 5° posto (tre italiani in top five, e ieri aveva pure vinto la tappa Damiano Caruso), a 56” davanti a Bernal.

Tanto tricolore là davanti pure nella giornata più dura del Giro di Polonia (sesta e penultima tappa), e in questo caso parliamo di World Tour, ma non arriva la finalizzazione nei 4 km finali in ascesa verso Bukowina Tatrzanska, dove se la giocano una ventina di corridori con la maglia gialla Lapeira ormai alla deriva. Tiberi e McNulty sono i due uomini più pimpanti e nei 1500 mt finali riescono a fare la differenza, ma ai -600 mt il laziale perde la ruota dell’americano che sembra lanciato verso la vittoria, quando da dietro arriva come un fulmine Victor Langellotti (Ineos Grenadiers). Successo storico per il monegasco (e il suo paese) nel massimo circuito, lui che è specialista di questi traguardi e già si era piazzato 3° in rimonta nella seconda frazione.

McNulty piegato, ma con la cronometro finale (12 km sulle strade di Wieliczka) ora netto favorito per conquistare l’82esima edizione di questo Giro di Polonia, visto che la prima punta del Team UAE Emirates guadagna qualche secondo su Bilbao, 3° a 7”, che a sua volta anticipa Staune-Mittet, lo stesso Tiberi amaro 5°, lo svizzero Voisard della Tudor e altri due italiani, Frigo e Sobrero. L’attuale GC dice Langellotti in maglia, con McNulty a soli 7”, Tiberi 3° a 20 e certamente candidato al podio, anche se sono tutti incollati alle spalle del capitano della Bahrain-Victorious con il suo stesso compagno Bilbao a 24 (davanti c’è anche Christen a 21”), alla pari di Majka, poi altri quattro azzurri in top ten e sotto i 30” di ritardo dal leader, in serie Bettiol, Sobrero, Zana e Frigo.

Era il giorno della tappa più importante anche all’Arctic Race of Norway (categoria ProSeries), con l’erta di Malselv che ha premiato come da pronostico Tom Pidcock (Q36.5), ma il bi-campione olimpico di MTB, sui 3,7 km all’8% di media, ha provato in tutti i modi a staccare la maglia gialla Corbin Strong, senza riuscirci. Il neozelandese della Israel-PremierTech ha pure sfiorato la vittoria bis (dopo quella del primo giorno), non riuscendo però a saltare il britannico, e comunque conserva 6” su Pidcock nella GC prima dell’ultima frazione, con Christian Scaroni 3° di giornata e in classifica davanti al compagno di team in XDS Astana, Clément Champoussin, e allo statunitense Kevin Vermaerke del Team PicNic.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
13
Consensi sui social