Lapeira domina a Karpacz, buon 4° per Tiberi in rimonta. A Burgos l'apertura di Adrià, cadono Del Toro e Ciccone

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Lapeira domina a Karpacz, buon 4° per Tiberi in rimonta. A Burgos l'apertura di Adrià, cadono Del Toro e Ciccone

La seconda tappa del Giro di Polonia premia l'ex campione di Francia, con la Decathlon che sfiora la doppietta visto che Labrosse e Bisiaux vengono piegati solo dallo spagnolo nell'apertura della corsa ProSeries che vede i due favoriti finire a terra all'ultima curva.

La rampa di Karpacz (3 km al 6,7%) porta ad uno sprint di una ventina di corridori per giocarsi la seconda tappa dell’82° Giro di Polonia (evento World Tour che terminerà domenica con la crono di Wieliczka), dopo che il gruppo dei big ha ripreso a poco meno di 5 km dall’arrivo il coraggioso britannico Max Walker.

E in maniera netta e in parte sorprendente, spunta l’ex campione di Francia, Paul Lapeira (Decathlon AG2R La Mondiale), che ha vissuto un 2025 difficile per qualche guaio fisico, ad imporsi con un paio di secondi su Mathias Vacek (Lidl-Trek), tra i più attesi anche in chiave classifica generale, il monegasco Victor Langellotti (Ineos) e un solido Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious), con il laziale 4° saltando sulla linea Jan Christen, forse il favorito numero 1 ma che sbaglia i tempi, partendo a quasi 350 mt dalla conclusione, mentre l’altro uomo di riferimento, Matthew Brennan, ha ceduto quando mancavano ancora 700 mt all’arrivo.

Nei quindici, in casa Italia, anche Bettiol, Frigo e Sobrero, con la nuova classifica che propone (Olav Kooij si è staccato come da previsioni dopo il successo di ieri) Lapeira in maglia gialla con 6” su Vacek, 8 rispetto a Langellotti e 12 sul duo Tiberi-Christen. Domani frazione ancora più dura, seppur con arrivo pianeggiante nell’ultima dozzina di km, attorno a Walbrzych con 3500 mt di dislivello.

A livello di gara ProSeries, ma con tanti big presenti anche in ottica Vuelta Espana, ecco la 47esima edizione di Burgos aperta con il classico arrivo al castello della cittadina iberica. E nel toboga finale succede di tutto, con Roger Adrià che anticipa la concorrenza e, nel tentativo di rimontare dalla terza posizione, Isaac Del Toro cade all’ultima curva (a circa 200 mt dalla linea d’arrivo) portando a terra anche Giulio Ciccone, visto che la mano destra del messicano tocca la ruota anteriore dell’abruzzese.

Se tra i due grandi favoriti alla vittoria finale di questa Vuelta a Burgos, il leader della UAE Team Emirates si rialza subito e chiude a 11 secondi, il recente vincitore della Clasica San Sebastian si tocca la clavicola destra (battuta in maniera violenta nell’impatto, mentre Del Toro è scivolato con le mani), tagliando poi il traguardo dopo qualche minuto ma col timore che possano esserci danni. Sarebbe una beffa tremenda, a poco più di due settimane dal via del terzo GT stagionale.

Vince così Roger Adrià per la sua Red Bull-Bora, con la Decathlon che sfiora la doppietta dopo il Polonia piazzando i francesi Labrosse e Bisiaux (già bravi a San Sebastian) al 2° e 4° posto, ma pure con la Bahrain-Victorious protagonista visto che il portoghese Eulalio è terzo e Damiano Caruso quinto, appena davanti a Egan Bernal, ottavo di giornata.

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