McNulty non si ferma più, volatona di Philipsen a Munster. Pegolo per un'altra medaglia azzurra all'Europeo

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McNulty non si ferma più, volatona di Philipsen a Munster. Pegolo per un'altra medaglia azzurra all'Europeo

Lo statunitense ipoteca anche la CRO Race dominando a Labin davanti al solito Zambanini, mentre la semi classica per ruote veloci in Germania è del belga che rimonta De Lie, con bis di De Kleijn al Langkawi (e l'amaro ritiro per caduta di Malucelli). In Francia la quinta e sesta medaglia azzurra (con Capello argento nella gara jr maschile) nella rassegna continentale in un grande venerdì per la Spagna con le sue giovani.

La quinta firma stagionale, in un 2025 strepitoso dal Giro di Polonia in poi.

Brandon McNulty ipoteca la sua terza corsa a tappe in meno di due mesi, sulle strade della CRO Race dove oggi il 27enne statunitense della UAE Team Emirates XRG ha dominato nella frazione regina, la quarta con traguardo sullo strappo in pavé di Labin: il passistone di Phoenix l’ha risolta ben prima, staccando tutti sul muro (3 km oltre l’11% di media) di Skitaca, ad oltre 23 km dall’arrivo.

McNulty ha continuato a guadagnare nel falsopiano degli ultimi 15 km, ipotecando il bis nella generale della corsa nazionale croata già vinta nel 2024: all’arrivo, infatti, ha preceduto di 1’40” Edoardo Zambanini, con il trentino della Bahrain-Victorious all’ennesimo 2° posto della carriera ma davvero solido, capace di battere allo sprint Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), con il podio finale che sembra cosa fatta sia per l’azzurro che per il veterano polacco. Buon 7° di giornata, dopo aver provato a resistere al vincitore sull’erta più dura, Filippo Zana.

Bis pure per Jasper Philipsen in una semi classica, ma con un cast di velocisti davvero stellare, come la Sparkassen Munsterland Giro: la 19esima edizione della corsa ProSeries nella città tedesca ha visto il belga dell’Alpecin-Deceuninck regolare tutti in uno sprint tiratissimo e che è arrivato dopo una caduta in gruppo, avvenuta ai -7 km, che ha tagliato fuori il principale candidato al successo, Tim Merlier, all’ultima uscita in maglia di campione europeo. Philipsen ha bruciato in rimonta, per una trentina di centimetri, il solito Arnaud De Lie (Lotto), con Pavel Bittner (PicNic) 3° su Meeus e Kubis, mentre Alberto Dainese porta alla Tudor un discreto 7° posto e Matteo Moschetti (Q36.5) chiude 8°.

Al Tour de Langkawi, la sesta delle otto tappe in programma nell’evento malese ha premiato, per la seconda volta in questa edizione, l’olandese Arvid De Kleijn: il velocista della Tudor ha bruciato tutti sotto la pioggia di Port Dickson, dove purtroppo non è arrivato a giocarsela Matteo Malucelli, costretto al ritiro (dopo tre successi e indossando la maglia di leader della graduatoria a punti) in seguito ad una caduta nelle prime fasi di una frazione che ha visto il norvegese Blikra (Uno-X) ancora 2° e lo spagnolo Penalver della Polti-VisitMalta a completare il podio, con Filippo Fortin 6°.

In classifica cambia poco, con Joris Delbove (TotalEnergies) sempre in vetta con 6” di margine sul duo A. Johannessen-Maire.

La terza giornata dei campionati europei su strada nella Drome-Ardeche, dopo l’argento di Eleonora Ciabocco in mattinata nella corsa in linea delle Under 23, ha visto la categoria juniores protagonista nel pomeriggio sul circuito che porta a Guilherand-Granges. Di nuovo in ambito femminile, ecco arrivare la quinta medaglia di questa rassegna per l’Italia, con Chantal Pegolo (già secondo al Mondiale) che chiude terza nella gara vinta dalla solita Paula Ostiz, che aggiunge alla maglia iridata quella continentale piegando la svizzera Grossmann e appunto l’azzurrina, prima del sesto podio della nazionale in terra francese.

Nel tardo pomeriggio, infatti, Roberto Capello ha sfiorato il capolavoro, ripreso a meno di 2 km dall’arrivo, dopo quasi 30 di fuga solitaria, solo dal tedesco Karl Herzog che l’ha staccato andando a trionfare per la sua Germania: a 13” il leader azzurro, a 43 la medaglia di bronzo per l’irlandese David Gaffney.

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