E' sempre lui il padrone del mondo... e d'Europa! Primo titolo continentale per Pogacar, che show in Francia

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E' sempre lui il padrone del mondo... e d'Europa! Primo titolo continentale per Pogacar, che show in Francia

Questa volta sono 75 i km di un altro irresistibile assolo dell'iridato, non può nulla Evenepoel ancora secondo. Favoloso bronzo di Paul Seixas e amarissimo 4° per un grande Scaroni, mentre Ayuso crolla nel finale. Adam Yates firma la 78^ Coppa Agostoni.

Una decima edizione dei campionati europei che non si potrà dimenticare, perché la rivincita della sfida mondiale di Kigali si è riproposta, e mai in passato era accaduto nella rassegna continentale su strada, seppur con lo stesso vincitore e dominatore.

Tadej Pogacar fa il bis e sotto alla maglia iridata indosserà, solo virtualmente, anche il simbolo dell’evento continentale: alla seconda partecipazione, lo sloveno si prende un altro titolo che gli mancava, demolendo la concorrenza lungo i 202 km attorno a Guilherand-Granges, con un percorso durissimo che ha portato appena diciassette corridori ad arrivare al traguardo. Tra questi non c’era Jonas Vingegaard, che era il “terzo uomo” della vigilia e, al rientro post trionfo alla Vuelta, ha ceduto in salita già ad oltre 100 km dall’arrivo, poco prima dell’attacco numero 1 di Remco Evenepoel.

Il belga trascina il gruppo dei big alla chiusura, quando ancora siamo ai -90 dalla conclusione, sulla corposa fuga che ha visto protagonista anche Marco Frigo, ma sull’ultima scalata a Saint Romain de Lerps (oltre 7 km al 7,3% di media), quando mancano ancora 75 km, ecco la progressione di Pogacar che piega in due le gambe del bi campione olimpico, costringendolo alla resa.

Scollinando con una trentina di secondi nei confronti del quartetto che poi caratterizzerà l’inseguimento all’iridato, ovvero quello formato da Evenepoel, Ayuso, il giovanissimo Seixas e un bravissimo Christian Scaroni, “Pogi” si approccerà al circuito finale, con la tripla ascesa alla Val d’Enfer (1700 mt al 9,3%), portando ben presto il vantaggio sopra il minuto per gestire gli ultimi 40 km da padrone assoluto.

Ai -38, sul falsopiano dopo il muro, ecco che Evenepoel stacca i compagni di avventura e prova in tutti i modi a riaprirla, portandosi però al massimo a 58” dall’asso di Komenda, mentre dietro infuria solo sull’ultima salita la lotta per il bronzo. Sì, perché Seixas è scatenato e riesce prima a costringere Ayuso alla resa, poi dopo lo scollinamento, ma su un tratto ancora al 3-4% di pendenza per arrivare ai -4, piegare anche la resistenza di uno stoico Scaroni.

E’ in quel momento che il bresciano, favorito per il bronzo in caso di arrivo allo sprint con il classe 2006 transalpino (autore di un primo anno da pro favoloso), perde la chance di medaglia chiudendo amarissimo, ma orgoglioso, al 4° posto con quattro minuti di ritardo da un Pogacar che precede di 31” (giusto per la cronaca, con passerella finale del campione del mondo) Evenepoel e di 3’41” Seixas, mentre Ayuso viene pure saltato sul rettilineo conclusivo da Toms Skujins, gran 5° come al Mondiale, con Mattias Skjelmose a salvare solo parzialmente il bilancio della Danimarca con la settima moneta.

Quello azzurro è comunque più che positivo, visto che Gianmarco Garofoli è 9° e Marco Frigo, come detto in avanscoperta praticamente sin da inizio corsa, 11°. E consideriamo che l’Italia aveva appena cinque elementi al via, con gli esperti Bettiol e Ulissi alla fine ritirati.

Si è corsa nel pomeriggio anche la 78esima edizione della Coppa Agostoni ad aprire il Trittico Lombardo, con il traguardo di Lissone che premia l’arrivo in solitaria di un altro faro della UAE Team Emirates XRG (ormai arrivata a quota 90 timbri in stagione), Adam Yates che corona il lavoro di team in una giornata dominata ancora dalla squadra numero 1 al mondo. Con Isaac Del Toro che rimane in gruppo sembra muoversi, davanti sono il britannico, Majka, Vine e Ivo Oliveira a giocarsela con un’altra ventina di uomini, prima dell’azione risolutiva del 33enne di Bury assieme a Carlos Canal, quando ancora mancano 50 km e l’ultima scalata a Colle Brianza e al Lissolo.

Lo spagnolo del Team Movistar, però, fora a 17 km dall’arrivo e lascia via libera a Yates, che precederà Canal con ampio margine mentre Simone Velasco (XDS Astana) si prende il podio allo sprint. E domani si prosegue con la Coppa Bernocchi.

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