Philipsen chiude a Istanbul con il poker, Bol è secondo (su Lonardi e Malucelli) ma l'Astana brinda con Lutsenko

Philipsen chiude a Istanbul con il poker, Bol è secondo (su Lonardi e Malucelli) ma l'Astana brinda con Lutsenko
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Philipsen chiude a Istanbul con il poker, Bol è secondo (su Lonardi e Malucelli) ma l'Astana brinda con Lutsenko

Il Giro di Turchia è del kazako (6° Pellizzari miglior italiano), il belga vince anche lo sprint nella capitale e chiude a quota 19 centri nel 2023: nessuno come lui.

Era il favorito netto, non ha tradito prendendosi l'ennesimo successo stagionale, il diciannovesimo (2 in più di Tadej Pogacar, anche se il peso naturalmente è differente) risultando il plurivincitore a livello pro.

Jasper Philipsen conquista Istanbul, calando il poker in un Giro di Turchia terminato con l'attesa volatona nella capitale, seppur atipica visto il toboga finale con strappo annesso; ripreso Jay Vine, già vincitore ieri e ancora all'attacco, a 13 km dalla conclusione, il gruppo si è poi lanciato verso la conclusione a ranghi compatti con l'Astana a sfidare il belga dell'Alpecin-Deceuninck.

Cees Bol, designato per lo sprint, ha fatto il “buco” a Michele Gazzoli ai 600 mt, ma lo stesso Philipsen ha chiuso in prima persona e ai 200 mt, appena dopo l'ultima curva, è partito secco senza che Bol riuscisse ad uscirgli dalla ruota, per un altro 2° posto davanti a Giovanni Lonardi (Eolo-Kometa), ottimo terzo con grande continuità in questa settimana, e Matteo Malucelli (Bingoal). Astana che si è consolata, eccome, con il 1° e il 3° posto nella generale grazie ad Alexey Lutsenko, che conquista la settima corsa a tappe della carriera e ha fatto la differenza nel durissimo arrivo di Babadag, e Harold Tejada, terzo alle spalle di Ben Zwiehoff (Bora-Hansgrohe).

Miglior italiano il giovanissimo Giulio Pellizzari, 6° dopo aver accarezzato il primo sigillo da pro sull'altro arrivo in salita di Selcuk: il ventenne della Green Project Bardiani CSF Faizané ha un gran bel futuro davanti.

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