Romandia donne, che caos! Lecerf anticipa Fancellu al Czech Tour, Pedersen e Abrahamsen doppia impresa

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Romandia donne, che caos! Lecerf anticipa Fancellu al Czech Tour, Pedersen e Abrahamsen doppia impresa

La corsa femminile del World Tour parte con un cronoprologo che parla spagnolo con Blasi, ma ci sono mille polemiche per l'esclusione di cinque team per il "caso GPS". Il primo arrivo in salita in Repubblica Ceca vede festeggiare ancora la Soudal, mentre l'ex iridato brinda nel suo Giro di Danimarca e ipoteca la generale con una fantastica cavalcata. Il Circuit Franco-Belge è del norge Jonas Abrahamsen, 2° posto amaro per Strong.

Un vero e proprio caos.

E’ quello che ha segnato la prima delle tre giornate di corsa per un Giro di Romandia che, già privato di stelle previste al via come Demi Vollering e Marlen Reusser, ma anche delle vincitrici di Giro (Elisa Longo Borghini) e Tour (Pauline Ferrand-Prevot), perde praticamente quasi tutte le big per una clamorosa decisione dell’UCI, che squalifica cinque team World Tour impedendo loro di prendere il via nell’appuntamento svizzero del massimo circuito.

La Canyon-SRAM della grande favorita Kasia Niewiadoma, la Lidl-Trek, la Visma Lease a Bike, l’EF-EasyPost e il Team PicNic sono stati escluse per il mancato accordo sul posizionamento del trasmettitore GPS, o meglio chi tra la stessa federazione internazionale e i team si sarebbe dovuto assumere la responsabilità dell’atleta da scegliere per quello che di fatto è un esperimento, nato in primis dalla tragedia al Mondiale di Zurigo 2024 della giovanissima elvetica Muriel Furrer.

Corsa praticamente rovinata in termini di spettacolo ancor prima dei 4,4 km contro il tempo (e in salita) di Villars-sur-Ollon, dove fa festa la campionessa spagnola del tic tac, Paula Blasi (UAE ADQ), che batte nettamente Urska Zigart, con la slovena dell’AG Insurance che si prende comunque un bel 2° posto a 17”, e Juliette Labous (a 18”) della FDJ-Suez, mentre alle spalle di Yara Kastelijn c’è il 5° posto di Erica Magnaldi, compagna della vincitrice.

In ambito maschile, triplo appuntamento internazionale quest’oggi con la corsa ProSeries di riferimento della settimana, il Giro di Danimarca, che lungo i 226 km della 4^ e più attesa frazione, quella con il circuito finale di Vejle, incendiata dallo spirito di Mads Pedersen: davanti alla sua gente, il campione della Lidl-Trek non si accontenta di gestire la sua maglia azzurra da leader della generale, ma fa la selezione a quasi 70 km dall’arrivo rientrando sui fuggitivi di giornata, poi stacca tutti per gli ultimi 30 km in solitaria che valgono un’impresa, il pieno di fiducia in ottica Vuelta e, con il secondo centro in questa edizione, l’undicesima perla in stagione e la terza vittoria nella generale della corsa nazionale di casa praticamente ipotecata, prima della conclusione di sabato.

Al traguardo, Tibor Del Grosso (Alpecin-Deceuninck) è secondo ad oltre 30” saltando negli ultimi metri il giovanissimo transalpina L’Hote della Decathlon, mentre Niklas Larsen salva la seconda piazza in classifica, finendo però a 58” da Pedersen (ne aveva 10 di ritardo dopo la cronometro), con lo slovacco Lukas Kubis terzo a 1’18”.

Sempre a livello ProSeries, il Circuit Franco-Belge sulle strade di Mont de l’Enclus porta Jonas Abrahamsen a conquistare di forza la terza vittoria da pro, la seconda del 2025 dopo il capolavoro nella tappa di Tolosa al Tour de France: il passistone norvegese della Uno-X Mobility porta via un gruppetto a quasi 30 km dalla conclusione, viene ripreso praticamente dal gruppo sullo strappo finale, ma nei 500 mt conclusivi ha la forza di rilanciare con l’aiuto del compagno Hoelgaard e resiste alla solita volatona di Corbin Strong (Israel), in grandissima forma dopo i centri a Giro di Vallonia e Arctic Race, ma oggi 2° davanti allo spagnolo Prades (Caja Rural) e all’elvetico Hirschi (Tudor).

Infine il Czech Tour, corsa 2.1 di quattro giorni che proponeva il primo dei due arrivi in salita: a Dlouhe Strane fa tutto la Visma Lease a Bike per Cian Uijtdebroeks, ma il belga non riesce a staccare tutti quanti, in primis William Junior Lecerf che poi lo piega nettamente allo sprint per il bis della Soudal-Quick Step (dopo la volata di ieri a firma Luke Lamperti). Il vincitore del Tour de l’Ain sarà 3° a 3 secondi, anticipato anche da un ottimo Alessandro Fancellu, 2° per il suo Team Ukyo e che si prende l’attuale piazza d’onore anche della generale alle spalle di Lecerf.

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