Vingegaard stacca tutti ed è padrone della Vuelta, Traeen è ancora in rosso. De Lie non si ferma: sua la Bretagne Classic

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Vingegaard stacca tutti ed è padrone della Vuelta, Traeen è ancora in rosso. De Lie non si ferma: sua la Bretagne Classic

Nona tappa con il danese che fa un numero assieme alla sua Visma, stroncando Ciccone (poi arrivato a quasi 2 minuti) e anticipando di quasi 27" un gran Pidcock e Almeida. La classica WT di Plouay è del belga che regola nettamente allo sprint Jeanniere, Kooij e Magnier.

Aveva già colpito nell’ultima tappa del Renewi Tour, rinascendo dopo un periodo difficilissimo per prendersi anche la generale della corsa WT davanti ad un certo Mathieu Van der Poel.

Sette giorni più tardi, Arnaud De Lie si scatena nuovamente e questa volta in una gara di un giorno del massimo circuito, il vecchio GP di Plouay ora denominato Bretagne Classic: l’edizione 89 è del “Toro di Lescheret”, con il belga che porta alla Lotto un altro timbro di grandissimo peso, regolando tutti nel più classico sprint dopo la solita battaglia con finale da thrilling, visto che Madouas (prima all’attacco in solitaria dai -19 km, sarà lui ad avviare un’azione chiave), Barré, Van Gils e uno scatenato McNulty vengono ripresi all’altezza dell’ultimo km, dopo aver avuto anche oltre 20” di margine a pochi km dall’arrivo.

Poi la volatona con Olav Kooij che parte ai 200 mt, ma si trova sulla ruota un implacabile De Lie che salta nettamente l’olandese della Visma, che “regala” la piazza d’onore a Emilien Jeanniere (TotalEnergies) rialzandosi completamente negli ultimi metri, mentre Paul Magnier (già 2° un anno fa) è 4° in rimonta su Girmay, Pluimers, il campione francese Godon e un buon Michael Matthews, al rientro in gara. Gli italiani? Si sono visti pochissimo, discreto il 14° del toscano Filippo Magli per la VF Group Bardiani davanti all’ex tricolore Simone Velasco (XDS Astana), 17esimo.

Alla Vuelta Espana, la nona tappa che segnava anche il quarto arrivo in salita della corrida iberica ha finalmente acceso la battaglia tra i big, e ci ha pensato la Visma Lease a Bike, sotto la pioggia dell’erta finale (13 km al 5,2%, ma i primi 5-6 duri hanno fatto la differenza) verso l’Estacion de Valdezcaray, a scatenare l’inferno per lanciare Jonas Vingegaard.

Mentre Verona e Bagioli facevano il ritmo per Ciccone, con la Lidl-Trek che aveva controllato la fuga per giocarsi il successo di giornata con l’abruzzese, ecco che ai -11 km Matteo Jorgenson è partito come una fionda, innescando l’attacco di Vingegaard al quale si è incollato lo stesso Giulio Ciccone che, dopo un km a ruota del fenomeno danese, è “saltato” lasciando spazio alla rincorsa di Joao Almeida e un sorprendente Tom Pidcock.

Il portoghese, di nuovo lasciato solo dalla UAE, ha cominciato troppo tardi la rincorsa ma, assieme al britannico della Q36.5 che poi lo ha anticipato nello sprint per il 2° posto, ha limitato a soli 24” il ritardo da Vingegaard, con Felix Gall (Decathlon) 4° a 1’02”, ampiamente davanti al gruppo con tutti gli altri big, arrivato a 1’46” con Ciccone 7°, Fortunato 10° e Giulio Pellizzari, appena alle spalle, che ha mantenuto la maglia bianca così come Torstein Traeen ha salvato la roja.

Il norvegese della Bahrain-Victorious guida infatti la generale ora con soli 37” di vantaggio su Vingegaard, 1’15” rispetto ad Almeida, 1’35” su Pidcock, con Gall a 2’14” e il duo Ciccone-Fortunato rispettivamente a 2’42” e 2’47”.

Domani primo giorno di riposo.

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