Visma beffata in Slovacchia da Double, Kooij e Brennan dominano a Isbergues. Lussemburgo per Grégoire e McNulty

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Visma beffata in Slovacchia da Double, Kooij e Brennan dominano a Isbergues. Lussemburgo per Grégoire e McNulty

Tutti i risultati delle altre gare internazionali di giornata, Mondiali a parte: il Giro di Slovacchia è del britannico che anticipa Lemmen e Gloag, mentre il Tour of Luxembourg vede lo statunitense controllare senza problemi nell'ultima tappa per il record UAE di 86 centri in stagione. Nelle corse 1.1 di questa domenica, ecco Scaroni al Giro della Romagna, Olav Kooij sul compagno nella classica transalpina e Kogut a beffare tutti i big alla Gooikse Pijl.

Non solo i campionati del mondo cominciati a Kigali con le perle a cronometro di Marlen Reusser e Remco Evenepoel, ma anche tantissimo ciclismo di livello internazionale in una domenica davvero ricca.

A partire dalla conclusione dell’85° Tour of Luxembourg (categoria ProSeries), che ha visto Brandon McNulty regalare, pur senza successi di tappa, l’86esima vittoria stagionale alla sua UAE Team Emirates XRG, prendendosi la classifica generale che vale il record all-time di una squadra in una singola annata (battuto il 2009 della Columbia-HTC).

Nessun problema nella frazione di Luxembourg City per il leader in giallo, a parte la pioggia battente che ha portato molti più rischi e il duo formato da Romain Grégoire e Ben Healy ad andarsene ad oltre 20 km dall’arrivo per giocarsi almeno la tappa, con l’irlandese risalito fino al 6° posto della GC: sullo strappo finale, però, il transalpino della Groupama-FDJ ha fatto quella piccola differenza per regalarsi il secondo hurrà in questa edizione dopo aver già timbrato la prima tappa.

A 55” hanno concluso i big, con McNulty e Carapaz anticipati dall’olandese Remijn (terzo), e nella classifica finale Mattias Skjelmose ha così raccolto il 2° posto, a 47” dall’americano che ieri ha rifilato al danese della Lidl-Trek quasi un minuto a crono, e 1’04” nei confronti dello stesso Richard Carapaz, sul podio anticipando i due Tudor, Rondel e Hirschi. Peccato per l’uscita dalla top 15 di Davide Piganzoli, che ha subito una brutta caduta nei km finali.

Terminato quest’oggi anche il Giro di Slovacchia, con sorpresona finale sull’erta di Kohutka: la Visma Lease a Bike ha fatto il bello e il cattivo tempo, ma a beffare i “calabroni” ci ha pensato Paul Double, con il britannico della Jayco-Alula che si è portato dietro solo Bart Lemmen e ha staccato pure l’olandese all’ultimo km, precedendolo di 30” e con Thomas Gloag, altro alfiere Visma, 3° a 34” così come nella generale. Per la Jayco anche il 4° posto di Engelhardt davanti a Uijtdebroeks, favorito della vigilia, con due buoni piazzamenti italiani in GC per mano di Andrea Raccagni Noviero, compagno in Soudal di quel Paul Magnier che ha fatto poker ma oggi ha dovuto cedere la maglia gialla, e Matteo Fabbro per la Solution-Tech.

Ci sono state poi tre classiche di categoria 1.1 ma con una certa tradizione: in Belgio, la Gooikse Pijl ha un vincitore, considerato l’alto cast di partenti e soprattutto velocisti (con Jonathan Milan costretto al ritiro), decisamente poco atteso con l’israeliano Oded Kogut che si prende la vittoria più importante della carriera regolando in serie Groenewegen, Thijssen, Meeus e Bittner.

Al Giro della Romagna, sul traguardo di Castrocaro Terme ecco arrivare in perfetta solitudine Christian Scaroni (XDS Astana), che torna a vincere dominando nei 25 km finali tutti all’attacco, prima con Garibbo e dai -15 da solo, con lo spagnolo Ivan Cobo (Equipo Kern Pharma) 2° a 50” e il compagno Simone Velasco 3° a 1’30” regolando ciò che rimaneva del plotone.

Infine il GP d’Isbergues in Francia, giunto all’edizione numero 79, con la Visma che in questo caso non sbaglia nulla: Matthew Brennan lancia Olav Kooij, mentre ai -250 mt c’è una caduta di gruppo davvero brutta, e l’olandese vince nettamente proprio davanti al giovane compagno britannico, 2° su Tesson, Aniolkowski e due italiani, Matteo Moschetti e Luca Mozzato.

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