Vollering sfida Reusser e Dygert, poi la crono maschile nella domenica iridata di Kigali. Italia da outsider

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Vollering sfida Reusser e Dygert, poi la crono maschile nella domenica iridata di Kigali. Italia da outsider

Le startlist delle prove contro il tempo che apriranno i primi campionati del mondo in Ruanda: alle 10.00 via con la cronometro femminile, ci sono tre atlete in cima al pronostico. Evenepoel vs Pogacar tra gli uomini, occhio agli australiani: Cattaneo e Sobrero ci provano almeno per un bel piazzamento.

Sono le cronometro élite, prima di vivere tutte quelle giovanili all’inizio della prossima settimana, ad aprire i primi Mondiali nella storia dell’Africa, domenica con le donne ad inaugurare il programma in mattinata.

A Kigali, lungo 31,2 km particolarmente impegnativi, il settore femminile comincerà dalle ore 10.10 (diretta tv integrale su Rai Sport e Discovery+) con tre atlete in cima al pronostico: senza la campionessa del mondo in carica, l’australiana Grace Brown che ha abbandonato l’agonismo dopo il doppio titolo, olimpico e iridato, del suo magico 2024, ecco che Demi Vollering (argento a Zurigo 2024) punterà dritta alla medaglia d’oro considerata anche la durezza del percorso.

Ci sono però due specialiste straordinarie come Chloe Dygert (che vinse il Mondiale nel 2019 e nel 2023, nel mezzo il gravissimo infortunio di Imola 2020) e Marlen Reusser (argento nel 2020 e 2021), a sfidarla così come la vice campionessa olimpica in carica, la britannica Anna Henderson, mentre Anna Van der Breggen proverà ad inserirsi nel suo ritorno sulla scena iridata dove ha dominato a più riprese, anche su strada.

Outsider di lusso? La tedesca Niedermaier, la francese Kerbaol, con l’Italia rappresentata da Soraya Paladin e Monica Trinca Colonel che proveranno ad ottenere un buon piazzamento.

Avranno forse qualche chances in più Matteo Sobrero e Mattia Cattaneo nella cronometro maschile, anche se la medaglia sarà complicata nel tic tac mondiale al via dalle ore 13.45 (diretta tv su Discovery+, dalle 14.30 su Rai 2), su un percorso di 40,6 km con tanta salita e, proprio per l’altimetria particolarmente impegnativa, che ha convinto Tadej Pogacar a sfidare il grande favorito Remco Evenepoel, e al  tempo stesso ha invece portato Ganna e Affini, argento e bronzo un anno fa, a rinunciare alla rassegna africana.

Evenepoel va per il tris consecutivo, lui sempre sul podio nelle sue cinque avventure nella cronometro mondiale (argento nel 2019, bronzo nel 2021 e 2022, d’oro nel 2023 e 2024), ma l’asso sloveno proverà a mettergli paura e attenzione alla condizione di Jay Vine, uscito benissimo dalla Vuelta e che su un tracciato così duro può puntare molto in alto, e di uno specialista come l’altro australiano Luke Plapp.

Più difficile per Stefan Kueng, che sfiorò l’iride tre anni fa in Australia, poi l’olandese Arensman, Isaac Del Toro per sorprendere anche contro il tempo e magari la coppia francese con Armirail e il giovanissimo Seixas, mentre c’è giallo attorno alla possibile rinuncia di Magnus Sheffield, riferimento degli Stati Uniti privi di McNulty, tra gli assenti di lusso pensando anche a Van Aert, agli stessi azzurri già citati, Bjerg, Skjelmose e tanti altri.

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