Che spettacolo sul Ventoux! La Francia si sblocca con Valentin Paret-Peintre, Pogacar granitico in giallo

Che spettacolo sul Ventoux! La Francia si sblocca con Valentin Paret-Peintre, Pogacar granitico in giallo
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Che spettacolo sul Ventoux! La Francia si sblocca con Valentin Paret-Peintre, Pogacar granitico in giallo

Tour de France, 16esima tappa: la fuga di giornata arriva con la Soudal-Quick Step che fa festa, beffato Ben Healy al 2° posto mentre Vingegaard attacca lo sloveno, che però lo precede ancora sul traguardo e sembra avere la quarta Grande Boucle in mano. Milan salva la maglia verde.

Uno spettacolo grandioso, a livello tecnico e di cornice di pubblico, sul Mont Ventoux riproposto dal Tour de France dopo 4 anni (ma in vetta non si arrivava dal 2013) per la grande giornata transalpina.

I corridori di casa non si erano ancora imposti in questa edizione, ecco sul gigante della Provenza il capolavoro di Valentin Paret-Peintre, che regala alla Soudal-Quick Step la quarta tappa in questo Tour (dopo Merlier, doppietta, ed Evenepoel) vincendo il duello finale con Ben Healy, piegato dallo scalatore francese (che a livello di GT si era preso anche una frazione al Giro 2024, e pensare che non ha vinto altre corse in carriera) solo negli ultimi 50 metri in vetta ai 1910 mt di quota di una salita leggendaria che ha regalato, appena alle spalle dei fuggitivi di giornata, l’ennesimo duello tra Pogacar e Vingegaard, ancora vinto (ma di fatto è stato un “pareggio”) dallo sloveno in maglia gialla.

Una 16esima tappa caratterizzata quindi dall’azione di 37 uomini, partiti ad oltre 90 km dal traguardo e dopo un’ottantina di battaglia assoluta. Tra questi, Matteo Trentin si è speso alla grande per il compagno Julian Alaphilippe, lanciandolo con Mas, Arensman e lo stesso Simone Velasco ai piedi dei 20 km conclusivi verso il “monte calvo”.

Enric Mas, per sbloccare una Movistar in difficoltà, se n’è andato a 13 km dalla conclusione e per lo scalatore maiorchino la vittoria (sarebbe stata la sua prima al Tour de France) sembrava vicinissima, prima della grande rimonta trascinata da Ben Healy (che ha cominciato la salita con oltre un minuto e mezzo da recuperare allo spagnolo), che poi si è giocato tutto nello sprint ristretto con Paret-Peintre, Santiago Buitrago che chiuderà terzo e Ilan Van Wilder, rientrato negli ultimi 700 mt per aiutare il compagno di squadra poi vincitore, alla fine 4°.

La Visma Lease a Bike ha provato (ma Jorgenson è crollato subito e Simon Yates non è stato d’aiuto, solo Kuss ha fatto un buon ritmo) a mettere in difficoltà Pogacar, con la prima grande azione di Vingegaard a quasi 9 km dall’arrivo, trovando poi sulla sua strada prima Benoot e poi Campenaerts, con i due belgi inseriti nella fuga iniziale. Il padrone del Tour, però, è stato inscalfibile e ai 1500 metri ha provato pure a partire a sua volta, senza però staccare il danese; lo sloveno sarà 5°, ad appena 43 secondi da Paret-Peintre (il gruppo aveva approcciato il Ventoux con 6’30” di ritardo dagli attaccanti di giornata), guadagnando 2” su Vingegaard e chiudendo davanti agli stessi Mas e Alaphilippe, con oltre un minuto sui due leader Red Bull-Bora Hansgrohe che completano la top ten, con un buon Roglic 9° a 1’51” appena davanti a Lipowitz, che conserva 3° posto in classifica e maglia bianca guadagnando ancora su Onley e soprattutto Vauquelin.

Pogacar è in giallo con la bellezza di 4’15” di vantaggio sull’eterno rivale, con Florian Lipowitz a 9’03”, Onley a 11’04”, Roglic a 11’42” salendo al 5° posto saltando Vauquelin, che resta davanti a Gall (l’austriaco ha guadagnato pochissimo sul transalpino), Johannessen che ha pagato caro prezzo ma è ancora 8°, con Ben Healy che controsorpassa Carlos Rodriguez, decimo.

“Pogi” torna pure maglia a pois, ma a parità di punti con Lenny Martinez, per Jonathan Milan è ancora maglia verde ma con sole 11 lunghezze rispetto a Pogacar, mentre Van der Poel non è più nella lotta visto che l’olandese non è ripartito questa mattina causa una forma di polmonite. Per il friulano della Lidl-Trek, che anche oggi non è riuscito a lottare per i 20 pt allo sprint intermedio, sarà cruciale la tappa di domani visto che potrebbe essere una grande occasione per le ruote veloci, sull’arrivo posto a Valence.

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