Pogacar, una reazione da campione immenso! Lo sloveno stacca Vingegaard e incendia il Tour

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Pogacar, una reazione da campione immenso! Lo sloveno stacca Vingegaard e incendia il Tour

A Cauterets un'altra tappa incredibile, con il danese che sembra padrone sul Tourmalet e viene lanciato da Van Aert, prima che nel finale "Pogi" lo stacchi guadagnando 24" (più gli abbuoni). Ora i due giganti sono divisi da 25 secondi a favore del campione in carica, nuova maglia gialla con Hindley che scende al 3° posto. Crolla Ciccone che esce di classifica (e può pensare all'obiettivo maglia a pois).

E' successo esattamente, a ruoli invertiti, quanto visto lo scorso anno sul Galibier, nel tappone concluso sul Granon e poi risultato cruciale per i destini del Tour de France 2022.

Tadej Pogacar spese tantissimo (anche per uscire dalla tenaglia Jumbo-Visma con Roglic che ancora era parzialmente in classifica) e pagò il devastante attacco di Jonas Vingegaard sulla salita finale. Oggi i distacchi sono stati ben diversi, ma il danese della Jumbo-Visma ha forse pagato un po' di presunzione, partendo ad oltre 50 km dalla conclusione sul Tourmalet, portandosi a ruota un “Pogi” guardingo anche per lo schiaffo patito ieri sul Marie Blanque.

E sull'erta conclusiva di Cauterets-Cambasque, quando mancavano 2700 mt all'arrivo, ecco il momento che incendia questa Grande Boucle e la rende potenzialmente ancora più bella dell'ultima disputata.

Il fenomeno della UAE Emirates parte e stacca, come non gli capitava da tanto tempo al Tour, la nuova maglia gialla che arriva al traguardo a 24” dal grande rivale, in una sesta frazione che chiude una due giorni sui Pirenei da sballo in termini di spettacolo.

Pogacar risponde da campione immenso alla batosta della giornata di Laruns, conquistando la decima vittoria di tappa sulle strade del Tour de France e portandosi a soli 25” da Vingegaard in una classifica generale che, non siamo neppure ad un terzo del cammino, sembra nuovamente (come nel 2021 e 2022) una questione a due tra questi giganti del ciclismo.

La Jumbo-Visma ha provato a dare la spallata già “letale” al due volte vincitore del Tour, attaccando sin dal km 0 con un Wout Van Aert in formato super: il campione belga ha portato via la fuga di giornata, composta da 20 uomini e con Van der Poel e Alaphilippe. Sul Tourmalet, dove l'olandese e il transalpino hanno ceduto al forcing dello stesso WVA, è successo di tutto: i “calabroni” hanno messo alla frusta Kelderman e Kuss facendo saltare quasi subito la maglia gialla Jai Hindley, con il solo Tadej Pogacar a tenere la ruota di Vingegaard anche dopo l'attacco del danese.

Ed è qui che il detentore della maglia gialla ha forse sbagliato qualcosa, insistendo per oltre 3 km a testa bassa sino alla cima, mentre l'avversario diretto risparmiava energie e sembrava stare “comodo” alla sua ruota. Poi Van Aert ha atteso il compagno e l'ha trainato sino a poco meno di 5 km dalla linea, quando è ricominciato il duello tanto atteso e lo sloveno l'ha risolto, come detto, nell'ultimo tratto duro di un'ascesa non impossibile, ma che stavolta ha fatto male a Vingegaard.

Alle spalle di questi due fenomeni, la lotta è stata quella per la maglia a pois, con Powless di nuovo al comando della classifica dei GPM sorpassando Gall (con l'austriaco che non è riuscito ad entrare nella fuga di giornata a differenza dello statunitense), e per il podio di tappa andato al norvegese Tobias Halland Johannessen, che regala una bella soddisfazione alla Uno-X chiudendo 3° a 1'22” da Pogacar.

Alle spalle del vincitore del Tour de l'Avenir 2021, ecco Guerreiro e Shaw, anch'essi superstiti dell'azione di inizio tappa, poi a 2'39” i primi tre degli “altri”: Hindley si difende comunque da corridore solidissimo qual è, arrivando con un ottimo Carlos Rodriguez e Simon Yates, mentre il gemello Adam non riesce a supportare Pogacar e nemmeno a difendere la sua posizione in classifica, pagando un'altra trentina di secondi in più per tagliare il traguardo a 3'11”, praticamente con Bardet, Pidcock e Gaudu, mentre per il duo Landa-Bilbao la musica è la stessa di 24 ore prima, con i baschi della Bahrain-Victorious a 3'41”.

E Giulio Ciccone? Ancora nel gruppo maglia gialla sino alla salita finale di Cauterets, l'abruzzese rotola sino a quasi 11 minuti dal vincitore, mollando completamente anche per uscire di classifica (che non è mai stato l'obiettivo, l'ha dichiarato anche ieri quando ancora era 3° in GC) e poter andare all'assalto di maglia a pois e successo di tappa. Il problema per la Lidl-Trek è che pure il capitano designato per la generale vive una giornata durissima, con Mattias Skjelmose Jensen che paga la bellezza di 7'56” ed è abbondantemente fuori dalla top 15.

A proposito, ecco la situazione dietro a Vingegaard e Pogacar, divisi come detto da 25 secondi: Hindley è 3° a 1'34”, comunque con un bel margine su Simon Yates, quarto a 3'14”, con Rodriguez gran 5° e leader Ineos a 3'30”, mentre Adam Yates si trova a 3'40” anticipando Gaudu, Bardet e il secondo “granatiere”, un Tom Pidcock comunque solido e nono, mentre Buchmann crolla dal 4° al 15° posto, avendo lavorato per contenere il distacco di Hindley.

Venerdì la settima tappa con i velocisti che torneranno padroni: tappa molto semplice e terza volatona di questo Tour attesa sul traguardo di Bordeaux.

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