Sabato parte il Tour de France Femmes: Vollering vuole riprendersi tutto, Balsamo e Longo Borghini per le tappe

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Sabato parte il Tour de France Femmes: Vollering vuole riprendersi tutto, Balsamo e Longo Borghini per le tappe

Tutto pronto per la quarta edizione della "nuova" Grande Boucle in versione rosa: nove tappe e la penultima giornata decisiva con l'arrivo sulla Madeleine, ma ci sono insidie in tantissime frazioni (e nessuna cronometro). L'olandese vuole vendicare quanto accaduto un anno fa e firmare il bis del 2023, Niewiadoma la sfida con una grande Canyon-SRAM, mentre l'iridata Kopecky annuncia che non punterà alla classifica così come la piemontese vincitrice del Giro. Occhio a Ferrand-Prevot: la presentazione completa.

Neppure due settimane dopo la conclusione del Giro d’Italia, per l’universo in rosa del grande ciclismo è tempo della corsa più importante, con il 4° Tour de France Femmes, rinato nel 2022 grazie ad ASO, che proporrà il meglio del pedale mondiale lungo nove 9 tappe in programma da sabato 26 luglio a domenica 3 agosto.

Appena prima della conclusione della corsa maschile, nel nord della Francia ecco lo start della sfida femminile che, novità rispetto allo scorso anno (anche se in Olanda la prova contro il tempo fu comunque brevissima), non avrà cronometro e propone un percorso decisamente movimentato e che apre a vari scenari.

Sin dalle prime due frazioni, con la Vannes-Plumelec (appena 78 km) che propone gli ultimi 1500 mt in ascesa, arrivo molto simile pure il giorno successivo a Quimper, ma con pendenze sempre sul 5-6%. Poi la terza tappa da La Gacilly ad Angers, ben 163 km con un probabile sprint, anche se di nuovo l’erta conclusiva (ultimi 800 mt) è in lieve ascesa; volatona di gruppo quasi inevitabile alla quarta in quel di Poitiers, poi la giornata più lunga da Futuruscope a Gueret (165 km), decisamente vallonata nel gran finale che apre alle attaccanti.

Da Clermont-Ferrand ad Ambert, tre salite abbastanza lunghe nella parte centrale della sesta tappa, ma l’ultima di Valcivieres (4,6 km al 5%) è decisamente morbida e si scollinerà a 20 km dalla conclusione. Più impegnativa la settima con il traguardo posto a Chambery, con il Col du Granier (9 km al 5,3%) e la picchiata finale di oltre 15 km.

Il vero tappone decisivo all’ottava e penultima giornata, con oltre 90 km abbastanza semplici ma una salita terribile come il Col de la Madeleine a chiudere, con i suoi 19 km all’8% di pendenza media. E attenzione alla nona frazione (124 km) che chiuderà i giochi, visto che la prima parte è molto dura in particolare per un’erta mitica come il Joux Plane, 11,5 km all’8,6% di media e da affrontare quando mancheranno 60 km all’arrivo; non solo, poco dopo ecco il Col du Corbier con i suoi 6 km all’8% (in vetta saremo ai -30), poi tanto falsopiano tendente a salire verso Chatel, dove si arriverà con gli ultimi 3 km che hanno tratti all’8-9%.

Demi Vollering, che quest’anno si è presa di nuovo Strade Bianche e Vuelta Espana, è la naturale favorita per cogliere il suo secondo Tour dopo quello del 2023 e i secondi posti del 2022 (ma a debita distanza da Van Vleuten) e quello amarissimo di un anno fa, quando l’olandese perse la maglia gialla a causa della caduta nella quinta tappa, prima di firmare l’ennesima impresa sull’Alpe d’Huez; al suo fianco, nel primo anno in maglia FDJ-Suez (lo strappo con la SD Worx avvenne proprio per la folle gestione di squadra al Tour 2024), compagne di livello come Chabbey, Muzic e Labous, anche se la Canyon-SRAM della campionessa uscente Kasia Niewiadoma propone un’autentica corazzata.

La polacca cercherà il bis con Ludwig, Dygert, Bradbury, Bauernfeind e la stessa Soraya Paladin, mentre la SD Worx ha già ridimensionato le sue ambizioni annunciando che la capitana designata per la classifica, Lotte Kopecky, non curerà la generale visti i problemi alla schiena accusati e che l’hanno portata a lasciare il Giro d’Italia prima del week-end conclusivo; Anna Van der Breggen, vicina al podio nella corsa rosa, proverà quindi a giocarsela anche se per la fuoriclasse olandese sarà tutt’altro che semplice, mentre la favorita netta per ogni arrivo allo sprint (ma anche sugli strappi delle prime tappe) è Lorena Wiebes, con la carta Blanka Vas in caso di necessità.

A proposito di ruote veloci, Marianne Vos proverà a tornare al successo sulle strade del Tour dopo averlo mancato al Giro, e nella Visma Lease a Bike c’è un grande sogno per la maglia gialla grazie a Pauline Ferrand-Prevot, con la regina della Roubaix che ha fissato, per il suo ritorno al ciclismo su strada, proprio la Grande Boucle come obiettivo primario.

La Lidl-Trek schiererà Markus e Fisher-Black, ma le ambizioni di podio potrebbero risultare ridotte: sulla carta, sarebbe eccome da lotta per la maglia gialla Elisa Longo Borghini, ma dopo la doppietta-capolavoro in rosa, la piemontese ha confermato che in Francia correrà solo a caccia di tappe, capitana unica della UAE ADQ.

Marlen Reusser, battuta dalla campionessa d’Italia al Giro, ci riproverà in un Team Movistar che ha pure una big come Liane Lippert (due tappe vinte nella recente corsa rosa), occhio pure alla Fenix-Deceuninck di Puck Pieterse, che trionfò nella frazione di Liegi un anno fa, e Pauliena Rooijakkers che salì sul podio finale nel 2024, ma pure all’EF-EasyPost dell’olimpionica Faulkner e della transalpina Kerbaol, e all’AG Insurance della miglior scalatrice del Giro d’Italia, l’australiana Sarah Gigante, e della trionfatrice della Liegi, Kim Le Court.

In casa Italia, occhio per una buona classifica a Barbara Malcotti e Monica Trinca Colonel, nella Liv-Alula che schiererà Letizia Paternoster per qualche buona volata, dove però la punta del nostro movimento sarà indubbiamente Elisa Balsamo, leader della Lidl-Trek che, oltre a Wiebes e Vos, dovrà vedersela anche con Charlotte Kool, lanciata nel treno del Team PicNic dalla modenese Rachele Barbieri.

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