Van der Poel eroico, non basta per 700 metri e lo sprint di Chateauroux è di Merlier su Milan

E' cominciato il Jonathan Milan show! Doppietta da favola al Tour, a
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Van der Poel eroico, non basta per 700 metri e lo sprint di Chateauroux è di Merlier su Milan

Tour de France, 9^ tappa: fuga clamorosa di MVDP con il compagno Rickaert, il gruppo chiude nel finale e il campione europeo batte ancora il friulano, che resta in maglia verde. Ritiro amarissimo per Joao Almeida.

Un finale di tappa clamoroso, un Mathieu Van der Poel eroico e ripreso solo all’interno dell’ultimo km dopo oltre 170 in fuga verso Chateauroux, prima del secondo sprint vincente in questo Tour (terzo timbro in carriera alla Grande Boucle, dodicesimo stagionale per il belga della Soudal-Quick Step) di Tim Merlier, che come a Dunkerque beffa Jonathan Milan, rimontandolo comunque in maniera abbastanza netta dopo che il friulano si era sbloccato ieri a Laval. Ad ogni modo, per il 24enne di Buja c’è il consolidamento della maglia verde (ora sono 71 i punti di margine su Pogacar).

La nona frazione era sulla carta la più semplice di questa edizione numero 112, zero GPM e nessun strappo di rilievo, ma ci hanno pensato Van der Poel e il compagno Jonas Rickaert a cambiare le carte in tavola: appena dopo il via, quando mancavano quasi 174 km, ecco l’attacco in tandem degli alfieri Alpecin-Deceuninck e non solo per lo sprint intermedio dopo 24 km, anzi. L’olandese e il belga arriveranno ad accumulare quasi 6 minuti di vantaggio, nonostante l’intervento della Lidl-Trek che è stato l’unico team a tirare nei primi 60-70 km, con Rickaert che dà tutto sino ai -6 km prima di lasciare MVDP a cercare un’impresa folle.

L’iridato di Glasgow 2023 ci andrà vicinissimo, ripreso ad appena 700 mt dalla linea, prima di una volatona senza treni e nella quale l’aerodinamica di Merlier (su un rettilineo in lievissima discesa è stata determinante nel confronto con Milan) ha fatto la differenza, con Arnaud De Lie ottimo 3° (dopo il 5° di ieri precedendo Bittner, Penhoet, Girmay, Bauhaus, Meeus, Fredheim e Groves appena 10°, di fatto senza compagni vista l’azione di Van der Poel e Rickaert.

E’ stata la seconda tappa più veloce della storia del Tour de France, 50 km/h tondi tondi contro i 50,3 della Laval-Blois nell’edizione 1999 (quel giorno trionfò Mario Cipollini). In classifica generale non cambia nulla, con Pogacar che ha sempre quasi un minuto su Evenepoel e poi seguono Vauquelin, Vingegaard e Jorgenson, ma proprio per la maglia gialla non è stata una bella giornata, visto che Joao Almeida è stato costretto al ritiro verso metà giornata, dopo aver sofferto ancora tantissimo in seguito alla caduta di due giorni fa al Mur de Bretagne. Per lo sloveno viene a mancare, proprio prima delle montagne (e già domani si salirà, pur senza ascese lunghe e troppo impegnative ma con gli ultimi 3,3 km verso Le Mont Dore che sono all’8%), l’uomo più importante nelle giornate clou.

UAE Emirates XRG che ha festeggiato invece al Tour of Austria (corsa categoria 2.1) per il timbro numero 62 in stagione, anche se oggi nei 144 km dell’ultima tappa a Feldkirch non è arrivata la cinquina in altrettante giornate di gara: dopo Grossschartner e la tripletta di Del Toro, ecco arrivare la fuga da lontano di un brillantissimo Bob Jungels, con il lussemburghese della Ineos Grenadiers che stronca negli ultimi 40 km Luca Vergallito (che resterà il miglior italiano nella generale, undicesimo) e chiude con 1’45” sul gruppo dei big, regolato da Rui Costa.

Per Isaac Del Toro ecco la vittoria nella classifica finale, con 29” di vantaggio sull’irlandese Archie Ryan (EF-EasyPost) e 47 rispetto al compagno Rafal Majka.

In Cina, sulle strade del Tour of Qinghai (categoria ProSeries), l’ottava e ultima frazione ha visto il danese Alexander Salby (della locale Li Ning Star) piazzare la stoccata bis, con uno sprint da padrone su Manuel Penalver della Polti-VisitMalta (che in questa edizione ha comunque conquistato una tappa con lo spagnolo), mentre nella generale ecco la XDS Astana ottenere un altro successo di peso, anche in termini di punti, con Henok Mulubrhan che ha regolato per soli 2 secondi Guillermo Silva (Caja Rural) e il compagno Harold Lopez, terzo. Alex Tolio della VF Group Bardiani CSF Faizané il miglior italiano nella classifica finale, sesto.

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