Il percorso della Vuelta? Una decina di arrivi in salita e torna la cronosquadre, a Novara la prima volata

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Il percorso della Vuelta? Una decina di arrivi in salita e torna la cronosquadre, a Novara la prima volata

Andiamo a scoprire le ventuno tappe dell'edizione 80, per la prima volta al via dall'Italia con tre frazioni variegate in Piemonte. Primo arrivo in quota ad Andorra, il totem Angliru alla 13esima giornata di corsa mentre l'unica cronometro individuale è fissata alla tappa n° 18.

Una Vuelta Espana dura, anzi durissima.

Un classico del terzo GT stagionale, ma davvero per l’80esima edizione in “salsa italiana” gli organizzatori si sono sbizzarriti, con una decina di arrivi in salita per la corrida che partirà sabato dal Piemonte, presentata ufficialmente giovedì sera (dalle ore 19.30), con la sfilata dei 23 team in gara, nel centro storico di Torino.

Appuntamento in Piazzetta Reale, mentre la prima tappa scatterà dalla reggia di Venaria Reale per concludersi con un probabilissimo sprint, dopo 186 km con ben poche difficoltà, sul traguardo di Novara. Si comincerà a salire già dal giorno successivo, da Alba a Limone Piemonte con gli ultimi 6 km sopra il 6% di media, mentre la San Maurizio Canavese-Ceres, appena 134 km, proporrà i 2,5 km conclusivi attorno al 5%.

Da Susa lo start della quarta frazione direzione Francia, superando il confine dal Monginevro prima di affrontare anche il morbido Lautaret e poi quasi 120 km tra discesa e pianura sino a Voiron, dove potrebbero anche giocarsela le ruote veloci.

Lungo trasferimento e il pomeriggio successivo sarà tempo di cronometro a squadre sulle strade di Figueres, 24,1 km completamente pianeggianti, poi ecco i Pirenei: la Olot-Andorra per il primo arrivo in quota, seppur non durissimo, prima dell’erta di Cerler alla 7^ tappa e lo sprint di Zaragoza per l’8^. La stazione di Valdezcaray ospiterà un altro traguardo in salita, giornata di riposo a Pamplona prima della morbida ascesa finale, alla decima frazione, di Larra Belagua.

Tante trappole attorno a Bilbao prima di un’altra giornata da probabile fuga alla 12^ in quel di Los Corrales de Buelna, mentre non si scherzerà più alla 13^ e 14^ tappa: prima il mostro Angliru (12 km al 10% di media), poi La Farrapona per il traguardo di 24 ore più tardi, con gli ultimi 5 km oltre l’11%.

Gli sprinter proveranno a tenere duro verso Monforte de Lemos, ultimo riposo e ripartenza direzione Mos. Castro de Herville, con ultimi 4 km in ascesa ma senza pendenze “cattive”. Tutt’altra storia per l’Alto de El Morredero alla 17esima, poi la cronometro individuale (pianeggiante) di Valladolid, 27,2 km complessivi, per poi vivere una probabile volata a Guijuelo e sfidare la Bola del Mundo, dove nel 2010 Nibali sigillò la sua Vuelta, alla 20esima e con il Puerto de Navacerrada da scalare due volte, virando alla seconda occasione verso una vetta mitica e con i 3,5 km conclusivi tostissimi al 12-13% di media.

Si chiude a Madrid, con passerella nella capitale e volatona regale.

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