Vingegaard, altro "no" al Mondiale (e al Lombardia): "Arrivo a questa Vuelta al top, poi farò l'Europeo"

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Vingegaard, altro "no" al Mondiale (e al Lombardia): "Arrivo a questa Vuelta al top, poi farò l'Europeo"

Le parole dei protagonisti dell'80^ Vuelta Espana al via dal Piemonte, prima e dopo la presentazione ufficiale di ieri sera a Torino: sabato lo start, con il danese grande favorito ma che ha annunciato l'ennesima rinuncia alla sfida iridata. Ganna padrone di casa, la fiducia di Ciccone e Tiberi.

La pioggia nell’ultima parte della sfilata delle squadre nel cuore della Piazzetta Reale di Torino, una buona presenza di pubblico per il lancio di una Vuelta Espana molto speciale, visto che per la prima volta partirà dall’Italia con la tre giorni piemontese al via sabato, con la Venaria Reale-Novara quale tappa numero 1 della corrida iberica.

Il terzo GT stagionale vede quale principale candidato al successo Jonas Vingegaard, che proprio nella giornata di ieri, poco prima di salire sul palco con la sua Visma Lease a Bike, in conferenza stampa ha ufficializzato la sua rinuncia al Mondiale. Pochi giorni prima, il ct danese Michael Morkov spiegava di vedere Jonas ideale per il percorso proposto in Rwanda e pronto alla sfida iridata con Pogacar, ma alla fine è arrivato l’ennesimo “no” del due volte vincitore del Tour, che non ha mai partecipato ad un campionato del mondo a livello senior.

“Non ho svolto la preparazione adatta per un evento come quello – la giustificazione del 28enne capitano dei “calabroni” – Farò comunque l’Europeo (la settimana successiva in Francia, 5 ottobre) e sarò felice di vestire la maglia della Danimarca. Per questa Vuelta sento di essere al top, voglio vincerla anche se gli avversari non mancano”.

Vingegaard non disputerà neppure le classiche italiane prima (come il Giro dell’Emilia, che precede di 24 ore la corsa per il titolo continentale) e dopo i campionati europei nell’Ardèche, rinunciando quindi nuovamente pure al Lombardia, la classica monumento più adatta alle sue caratteristiche.

Dopo il 2° posto del 2023, quando dovette rinunciare ad attaccare sino all’ultimo giorno il compagno Sepp Kuss, il fuoriclasse danese sarà quindi il favorito netto di questa Vuelta anche se i leader della UAE Team Emirates priva di Pogacar, ovvero Joao Almeida e Juan Ayuso, si sono detti fiduciosi di potersela giocare.

Qualche dubbio in più sull’avvicinamento a questo grande giro, dopo il ritiro per la caduta al primo giorno al Tour de France, ce l’ha Filippo Ganna, anche se nel caso del verbanese (partenza davvero speciale per lui dalla sua regione) parliamo solo di obiettivi legati alle tappe. La dissenteria ha colpito il colosso della Ineos Grenadiers nei giorni scorsi, “ma non potevo mancare ad una Vuelta che parte da qui, sono molto felice di rivedere il pubblico di Torino come al Giro”. E la corsa rosa del 2021 fu dolcissima per “Top Ganna”, che vinse la cronometro inaugurale nel capoluogo.

Giulio Ciccone e Antonio Tiberi, assieme a Giulio Pellizzari che però punta solo alle tappe dopo aver fatto classifica al Giro, sono le vere speranze tricolori per una generale di alto livello, e l’approccio dell’abruzzese (“vedremo come gestire la corsa, di sicuro la maglia a pois e le vittorie di tappa sono il primo obiettivo”) e del laziale sono stati ottimali, con il 4° classificato del Giro 2024, costretto a dire addio ai sogni in rosa per la caduta di Gorizia proprio come il faro della Lidl-Trek, che punta deciso al podio con la sua Bahrain-Victorious.

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