Vuelta: Ciccone beffato sulla linea da Vingegaard a Limone Piemonte, in Germania ancora Brennan

Vuelta: Ciccone beffato sulla linea da Vingegaard a Limone Piemonte, in Germania ancora Brennan
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Vuelta: Ciccone beffato sulla linea da Vingegaard a Limone Piemonte, in Germania ancora Brennan

Il primo arrivo in salita vede il danese rimontare di un soffio l'abruzzese, amarissimo 2°, con Gaudu, Bernal e Almeida alle spalle. L'ultima tappa del Deutschland Tour è per il britannico, Waerenskjold chiude 2° e vince la generale, 3° posto di giornata per Milan.

Non esultava da 6 mesi e per una questione di centimetri, nella nebbia di Limone Piemonte, Jonas Vingegaard ha tolto questa gioia a Giulio Ciccone, reduce invece da un periodo strepitoso e primo favorito per l’arrivo in salita di una Vuelta Espana che, alla seconda tappa, propone subito lo scontro tra i big e vede l’abruzzese ad un soffio dalla maglia roja.

Si prende invece tutto il danese, candidato numero 1 al successo finale a Madrid, al terzo timbro in carriera sulle strade della corrida iberica e che era pure caduto (con importante abrasione al gomito sinistro) a poco più di 25 km dall’arrivo, quando in una rotonda poco dopo che la pioggia aveva cominciato ad essere incessante sulla corsa, a terra sono finiti davvero in tanti. Il gruppo poi ha atteso Jonas e praticamente tutta la Visma (ma anche Pidcock e tanti altri), per poi riprendere i fuggitivi di giornata, con il belga Slock ultimo a mollare ai -5 km, quando la strada ha iniziato a impennarsi e la Lidl-Trek, con Bagioli ultimo uomo per Ciccone, ha gestito la corsa.

Giulio, però, è partito troppo presto e, come ammetterà nel post tappa, con un rapporto duro spegnendosi negli ultimi 50 metri, con Vingegaard a trafiggerlo sulla linea, mentre un ritrovato David Gaudu è terzo davanti ad un positivo Egan Bernal, con Joao Almeida 5° a 2” come Gall, Hindley, Ayuso, Jorgenson e un deluso Pidcock, mentre paga dazio (unico big con distacco) Antonio Tiberi, finito a 21” dal vincitore.

In classifica, Vingegaard comanda con 4” su Ciccone e domani ci sarà una frazione aperta, quella di 134 km da San Maurizio Canavese a Ceres, visto che le salite sono morbide ma il profilo è mosso, compreso il finale con l’ultimo km vicino al 6% di media.

E’ terminata la 40esima edizione del Deutschland Tour e la Lidl, main sponsor della corsa tedesca, non è riuscita a festeggiare il successo di tappa atteso con Jonathan Milan: verso Magdeburgo c’è stata battaglia nei ventagli, la lunga fuga di McNulty e due bruttissime cadute nel finale, con Kristoff, Bauhaus e Van Poppel coinvolti e il campione olandese che, finendo giù a 600 mt dall’arrivo, ha di fatto scombussolato i piani di Milan, costretto poi alla rimonta mentre Van Aert lanciava perfettamente Matthew Brennan, al bis personale (e 11° timbro del magnifico 2025 del 20enne britannico della Visma) su Waerenskjold e proprio il friulano, 3° davanti a Meeus.

Per Soren Waerenskjold (Uno-X) è arrivato il trionfo nella generale davanti a Narvaez (UAE) e Sheehan (Israel), con Brennan 4° e Zambanini miglior italiano, undicesimo.

Seconda giornata di corsa invece al Tour de l’Avenir, con i 188 km da Aosta a Saint-Galmier per uno sprint di gruppo che ha premiato lo sprint del britannico Hobbs (che corre per l’EF), capace di bruciare Davide Donati, già protagonista tra i pro con la Red Bull-Bora e secondo davanti al messicano Macias. Per l’Italia del ct Amadori un altro bel risultato, considerato che Lorenzo Mark Finn resta secondo in classifica alla pari di Paul Seixas, che l’aveva anticipato di 7 decimi nel cronoprologo inaugurale di Tignes.

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