Il "Profeta" non tradisce: Elia Viviani è di nuovo campione del mondo dell'Eliminazione!

Il 'Profeta' non tradisce: Elia Viviani è di nuovo campione del mondo dell'Eliminazione!
Track Cyclingmondiali su pista 2022

Il "Profeta" non tradisce: Elia Viviani è di nuovo campione del mondo dell'Eliminazione!

Si chiude con il quarto titolo un'altra strepitosa rassegna iridata per l'Italpista a Saint-Quentin: il veronese batte Strong e Vernon nella sua gara, un anno dopo Roubaix. Grande Madison di Consonni e Scartezzini, ma è 4° posto finale. Lavreysen infinito nella velocità, Zanardi vicina al podio nella corsa a punti che premia Evans.

Sembrava una maledizione, quella maglia iridata sempre sfuggita nell'Omnium che l'ha portato invece al titolo olimpico, ma con l'introduzione dell'Eliminazione nel programma dei campionati del mondo su pista, per Elia Viviani si è spalancato un portone.

E dopo il primo titolo mondiale conquistato un anno fa a Roubaix, sempre in Francia ecco il bis del “Profeta”, che si tinge d'oro nel velodromo di Saint-Quentin-en-Yvelines, che nel luglio 2024 ospiterà proprio i Giochi Olimpici. Dopo la delusione del 7° posto di ieri nell'Omnium, nella sua specialità preferita ecco il capolavoro che porta la nazionale di Marco Villa a quota 7 medaglie per chiudere una rassegna iridata che non ha portato gli azzurri in doppia cifra come 12 mesi fa, ma comunque di nuovo a quattro titoli con le perle delle ragazze, dallo storico quartetto d'oro allo Scratch di Martina Fidanza, al colossale Inseguimento di Filippo Ganna pure col record del mondo scendendo sotto i 4'.

E ora ecco Viviani a chiudere da par suo, da capitano vero qual è ormai da un decennio di questa squadra diventata grande con lui e grazie anche a lui; il veronese ha gestito, nonostante un paio di brividi per cadute avvenute ad un soffio dalla sua ruota, alla perfezione una gara ad Eliminazione che l'ha portato al duello finale con il neozelandese Corbin Strong, battuto nettamente mentre in precedenza il britannico Ethan Vernon, altro grande talento già d'oro con l'Inseguimento a squadre, si era dovuto accontentare della medaglia di bronzo.

Podio che hanno sfiorato, perdendolo solo per pochi metri all'ultimo sprint di una Madison ancora una volta bellissima, Simone Consonni e Michele Scartezzini che hanno concluso in quarta piazza, ad un soffio dalla Gran Bretagna d'argento e dal Belgio di bronzo. A trionfare, con ampio margine dopo un'azione strepitosa proprio assieme alla coppia azzurra nell'ultimo quarto di gara, il duo francese formato da Benjamin Thomas e Donavan Grondin che hanno letteralmente incendiato il velodromo di Saint-Quentin.

Nella giornata finale che ha assegnato altri cinque titoli, Silvia Zanardi, tra le favorite della corsa a punti femminile, ha chiuso in sesta piazza dopo una prova di qualità, ma nella quale alla piacentina è mancato il giro guadagnato dalle dirette rivali proprio nell'ultimissima fase, con Neah Evans che ha beffato sul filo di lana Julie Leth. Oro quindi alla Gran Bretagna, argento alla Danimarca e bronzo a Jennifer Valente (già d'oro nell'Omnium), che ha tenuto fuori dal podio per un punto Lotte Kopecky, generosissima e vicina al terzo titolo in questa rassegna, ma addirittura senza medaglie dopo aver fatto la differenza nel finale.

La velocità maschile ha portato sul tetto del mondo, per l'undicesima volta in una carriera semplicemente leggendaria, Harrie Lavreysen che si è regalato il secondo titolo in questo evento iridato dopo il Keirin, piegando la resistenza dell'australiano Richardson nella finalissima, mentre la tedesca Lea Sophie Friedrich ha conquistato l'oro mondiale della velocità femminile, che aveva visto l'azzurra Miriam Vece già fuori dai giochi nel primo turno.

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