Le azzurre coronano il sogno: storico titolo mondiale nell'Inseguimento per Fidanza, Consonni, Balsamo e Guazzini

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Le azzurre coronano il sogno: storico titolo mondiale nell'Inseguimento per Fidanza, Consonni, Balsamo e Guazzini

Mondiali su pista: quartetto d'oro per l'Italia, che "vendica" gli uomini battendo la Gran Bretagna nella finalissima. Argento per una splendida Rachele Barbieri nell'Eliminazione di Kopecky, dominio orange nel Keirin maschile con Lavreysen e colpaccio canadese nello Scratch.

Un titolo iridato storico, per la prima volta di un meraviglioso quartetto delle ragazze di un ciclismo italiano che, su pista o su strada non fa differenza, è sempre più rosa.

L'Inseguimento a squadre femminile è dell'Italia, che colora d'azzurro il velodromo parigino di Saint-Quentin-en-Yvelines per quella che è la seconda medaglia d'oro, in questi campionati del mondo su pista, della nazionale guidata da Marco Villa.

Una squadra che ha un futuro enorme, pensando già ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 che si disputeranno proprio in questo velodromo, con un gruppo di giovani che continua a crescere e in questa serata è salito sul tetto del mondo, vendicando pure la sconfitta di Ganna e compagni nella finalissima maschile contro la Gran Bretagna.

La rivincita proprio contro le britanniche è stata un assolo di Martina Fidanza, Chiara Consonni, Elisa Balsamo e Vittoria Guazzini, tracimante nel finale per respingere il tentativo di rimonta di Katie Archibald, con l'Italia che in 4'09”770 ha tenuto ad oltre un secondo e mezzo di distanza le rivali. La medaglia d'oro finisce al collo pure di Martina Alzini, schierata nel quartetto che ha affrontato il primo turno di poche ore fa contro l'Australia, una sorta di semifinale valsa l'accesso alla sfida per il titolo nella quale Villa ha scelto nuovamente Martina Fidanza, al bis d'oro dopo il capolavoro nello Scratch di ieri e capace di un lancio formidabile per le compagne, regalando subito oltre 1 secondo di vantaggio all'Italia nei primi 500 mt della finale.

Il bronzo è andato alla Francia, che ha regolato in maniera abbastanza netta l'Australia nel confronto valevole per l'ultimo gradino del podio.

Poco prima del quartetto tutto azzurro, era arrivata un'altra medaglia (e sono quattro in due giornate di questo Mondiale) con l'argento di Rachele Barbieri nell'Eliminazione. La modenese, già quattro volte a medaglia agli ultimi Europei di Monaco di Baviera, si è dovuta arrendere solo alla grande favorita, quella Lotte Kopecky (terzo titolo iridato in tre diverse specialità per la belga, reduce pure dall'argento su strada a Wollongong) che fu seconda un anno fa dietro a Letizia Paternoster nella stessa gara, mentre Jennifer Valente aveva ceduto poco prima dovendosi accontentare del bronzo.

Le altre due finali di giornata hanno sorriso nel Keirin ai dominatori neerlandesi, capaci di riscattare subito il ko di 24 ore prima nella velocità a squadre, con Harrie Lavreysen confermatosi campione del mondo davanti al compagno di squadra Jeffrey Hoogland, di nuovo secondo, e al colombiano Quintero, e nello Scratch al giovanissimo Dylan Bibic.

Il canadese classe 2003 ha rappresentato la sorpresa di giornata, con uno sprint perfetto per regolare il giapponese Kuboki e un altro orange, Eefting, nella gara che ha visto il giovane azzurro Mattia Pinazzi concludere 11°, ma dopo una prova davvero di qualità e sempre nel vivo della corsa.

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