Mondiali su pista: Italia a secco nella 3^ giornata, bis di Lavreysen e Wiebes, Tarling è super

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Mondiali su pista: Italia a secco nella 3^ giornata, bis di Lavreysen e Wiebes, Tarling è super

A Santiago del Cile una serata senza gloria per gli azzurri, lontani dalla zona medaglie mentre il britannico della Ineos domina la corsa a punti (Viviani solo 11°) e le due stelle olandesi portano a casa un altro oro tra km da fermo e omnium, ma in casa orange esulta pure Van de Wouw.

Una terza giornata a secco per l’Italpista, nei campionati del mondo di Santiago del Cile che la sera precedente avevano regalato quella che sinora è stata l’unica gioia della spedizione azzurra, con il capolavoro d’oro del quartetto femminile dell’Inseguimento.

Cinque i titoli assegnati a partire da una corsa a punti davvero perfetta per Josh Tarling, il ventunenne britannico in forza alla Ineos Grenadiers (vincitore della prima crono all’ultimo Giro d’Italia) che domina la scena, anticipando l’americano Moore e il francese Petit, mentre Elia Viviani chiude solo undicesimo e mai davvero della partita.

I Paesi Bassi continuano ad inanellare medaglie d’oro, con il bis personale di Lorena Wiebes, che dopo lo Scratch è padrona pure dell’Omnium battendo nel finale Marion Borras (la transalpina chiude seconda con 9 pt di ritardo) e Amalie Dideriksen (seconda medaglia per la veterana danese), con Vittoria Guazzini che deve accontentarsi della 14^ piazza, mentre Harrie Lavreysen è di nuovo il signore pure del km da fermo. L’asso tulipano, dopo il Keirin, si prende la 19esima maglia iridata della carriera regolando il suo compagno, e grande specialista, Jeffrey Hoogland, con il britannico Joseph Truman sul terzo gradino del podio. Amaro Matteo Bianchi, tra i candidati alla medaglia, solo undicesimo in qualificazione e fuori dalla fase finale, con Mattia Predomo quindicesimo.

Il terzo titolo orange di giornata lo porta Hetty Van de Wouw, imprendibile nel torneo della velocità femminile, con la giapponese Mina Sato piegata 2-0 nella finalissima. Infine un altro hurrà britannico con l’Inseguimento individuale maschile che premia Josh Charlton: secondo un anno fa alle spalle di un Jonathan Milan da record del mondo, senza il friulano (e Ganna) è netto il successo del giovanissimo suddito di sua maestà, che chiude in 4’04” e regola nell’atto decisivo il danese Rasmus Pedersen, con lo statunitense Anders Johnson di bronzo.

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