Quattro medaglie azzurre a Monaco, ma quanta preoccupazione per la caduta di Paternoster

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Quattro medaglie azzurre a Monaco, ma quanta preoccupazione per la caduta di Paternoster

Europei su pista: la seconda giornata di gare vede Plebani e Moro salire sul podio dell'Inseguimento maschile, Guazzini in quello femminile e Miriam Vece gran bronzo nei 500 mt, manca solo l'oro che la campionessa del mondo dell'Eliminazione non ha potuto giocarsi, finendo la sua corsa in ospedale. Altro tris di titoli per la Germania.

Quattro medaglie, che si aggiungono all'argento conquistato ieri dal quartetto femminile dell'Inseguimento.

Gioia in casa Italia ai campionati europei su pista di Monaco di Baviera, ma anche un enorme rimpianto e tanta preoccupazione per Letizia Paternoster, una delle grandi protagoniste del secondo posto di ieri e principale favorita di quella Eliminazione nella quale la 23enne trentina si è laureata campionessa del mondo solo 10 mesi fa.

L'azzurra è finita a terra nelle prime fasi di gara e si è subito intuito che la situazione fosse abbastanza seria, seppur Letizia sia rimasta sempre cosciente, pur lamentando un dolore alla clavicola e, parlando col ct Villa, mostrando uno stato confusionale dovuto anche al colpo alla testa. Una delle leader del movimento italiano della pista è stata così costretta ad alzare bandiera bianca (e il suo Europeo si può considerare finito), trasportata via in barella e nelle prossime ore visitata all'ospedale di Monaco.

L'oro della specialità è andato così a Lotte Kopecky, con la belga che ha piegato la britannica Pfeiffer Georgi, con la neerlandese De Zoete bronzo.

Le gioie azzurre sono arrivate dagli Inseguimenti individuali, con tre medaglie seppur manchi ancora quella più pregiata. Vittoria Guazzini ha portato a casa il bronzo nella prova femminile, superando nettamente la britannica Knight, mentre nella finalissima tutta tedesca è arrivata la sorpresa con la giovane Mieke Kroeger a battere la veterana Lisa Brennauer.

A livello maschile, doppio podio per l'Italbici con Davide Plebani d'argento, dopo aver sfidato per il titolo il giovane tedesco Nicolas Heinrich, semplicemente imprendibile, e Manlio Moro gran bronzo a soli 20 anni, lui che nella “finalina” ha regalato un gran duello con il britannico Charlie Tanfield, superato per un decimo e mezzo.

Ad aprire la giornata era stata Miriam Vece, il vero punto di riferimento da anni della velocità azzurra e capace, sui 500 metri, di portare a casa la medaglia di bronzo, alle spalle dell'imbattibile Emma Hinze e dell'ucraina Olena Starikova, che l'ha preceduta invece di appena 30 millesimi.

Infine lo Scratch maschile, con il portoghese Juri Leitao che ha sbaragliato la concorrenza guadagnando addirittura due giri sugli avversari per mettersi alle spalle il tedesco Malcharek e il neerlandese Eefting che ha preceduto di un soffio Mattia Pinazzi, davvero gran quarto.

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