Passerella nella capitale per Pogacar, a Roma c'è un Milan che vuole il poker per la seconda festa in ciclamino

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Passerella nella capitale per Pogacar, a Roma c'è un Milan che vuole il poker per la seconda festa in ciclamino

Si chiude il Giro d'Italia numero 107: al tramonto romano, poco prima delle 19.00, l'arrivo dell'ultima tappa dedicata ai velocisti, con il circuito all'ombra del Colosseo che propone parecchie insidie. Nuova sfida tra il friulano e Merlier? E Tiberi si porta a casa un 5° posto (e la maglia bianca) di grande valore.

E' il giorno della passerella finale, per Tadej Pogacar principe in rosa e tutti i protagonisti di un Giro (saranno 142 coloro che concluderanno sui 176 partenti da Torino) che termina per il secondo anno consecutivo a Roma, con una ventunesima frazione di 125 km, completamente pianeggiante e con un circuito di 9,5 km (da ripetere 8 volte), arrivando nella capitale dopo un tratto in linea con partenza dall'Eur per passare dal Lido di Ostia e poi i giri decisivi all'ombra del Colosseo, con parecchie insidie su un percorso tecnico e col rettilineo finale in porfido, dove nel 2023 si impose Mark Cavendish.

Jonathan Milan, che lo scorso anno festeggiò la sua prima maglia ciclamino, dopo la beffa di Padova cerca il suo poker di tappe per brindare al meglio alla conquista della classifica a punti per il secondo anno consecutivo.

Si comincia dal km 0 alle ore 15.35 (diretta tv dalle 15.20 su Rai 2 e Eurosport 1/Discovery+), durata della tappa che sarà di poco superiore alle 3 ore, considerate le varie celebrazioni nei primi km, e poi sarà probabilissima volatona con Milan sfidato da Tim Merlier, che proverà a pareggiare il contro dei successi con il friulano della Lidl-Trek. Alle spalle dei due favoriti, attenzione alle ruote veloci ancora a secco (l'unico altro sprinter che si è imposto in questa edizione, Olav Kooij a Napoli, si è ritirato dopo il primo giorno di riposo) ma in buona condizione, in primis Kaden Groves e Alberto Dainese, ma anche i vari Ewan, Molano, Gaviria, Aniolkowski, Mihkels, Ballerini, Lonardi e Pithie.

Per Pogacar, al terzo grande giro della carriera dopo i Tour del 2020 e 2021, sarà poi solo festa (cercando di aiutare il compagno Molano per la volata, come ha fatto a Napoli) assieme a Daniel Felipe Martinez e Geraint Thomas, che lo accompagneranno sul podio, ma anche l'Italia potrà esultare per la maglia bianca conquistata, 9 anni dopo l'ultima a firma Fabio Aru, da un Antonio Tiberi che al primo vero GT da leader concluderà quinto, miglior giovane di una generazione che, grazie anche a Pellizzari e lo stesso Piganzoli, finalmente fa sperare per una rinascita del movimento nelle corse a tappe.

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