Crono Europei: Evenepoel è pazzesco e vince ancora il duello con Ganna. Reusser super, che gioia Venturelli

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Crono Europei: Evenepoel è pazzesco e vince ancora il duello con Ganna. Reusser super, che gioia Venturelli

In Francia il via della rassegna continentale su strada, con il neo campione del mondo che domina davanti al verbanese, argento precedendo la sorpresa danese Larsen, mentre la cremonese vince ancora il titolo tra le Under 23. Alla CRO Race (con mini tappa causa vento) ancora Magnier su Zambanini, tris di Malucelli al Tour de Langkawi.

Mostruoso.

Pensare di battere in questo momento Remco Evenepoel in una prova contro il tempo sembra utopia pure per un asso della specialità come Filippo Ganna, costretto ad accontentarsi di un’altra medaglia d’argento, come ai Mondiali 2023 e 2024 e alle Olimpiadi dello scorso anno, alle spalle del fenomeno belga che batte il verbanese anche nella cronometro che ha assegnato il titolo europeo in Francia.

La rassegna continentale nel territorio della Drome-Ardeche è partita con tutte le sfide del tic tac e il fresco campione del mondo di Kigali 2025 non ha avvertito la stanchezza del rientro, dopo la durissima gara su strada di domenica, direttamente dal Rwanda: su un percorso di 24 km (da Loriol sur Drome a Etoile sur Drone) con due strappetti, ma tanti lunghi rettilineo e soprattutto un forte vento contrario (che per ragioni di aerodinamica sicuramente ha aiutato, seppur in minima parte, lo stesso Remco nel confronto con l’azzurro), Evenepoel è stato straripante trionfando con 43” di vantaggio su Ganna, per andare a detenere pure la maglia di campione d’Europa con quella iridata, belga e, seppur solo figurata, olimpica. Mai nessuno come lui.

Al terzo posto la sorpresa di giornata, il danese Niklas Larsen (il suo compagno Mads Pedersen invece è finito lontanissimo e deluso, a 2’25” dal vincitore) che conquista il bronzo pagando 1’08” e bruciando per un paio di secondi i britannici Hayter e Tarling, con Hoole 6°, Vacek 7° e Kueng 8°, raggiunto implacabilmente da Evenepoel neppure a metà crono.

Lorenzo Milesi, secondo italiano al via, ha terminato al 14° posto in una giornata non buonissima per il bergamasco.

La prova élite femminile ha visto Marlen Reusser rispettare in pieno il pronostico, con la campionessa rossocrociata, pure reduce dall’oro mondiale di Kigali, a prendersi il quarto titolo continentale facendo letteralmente il vuoto: piazza d’onore per la norvegese Ottestad, decisamente al di sopra delle attese e distanziata di 49”, con Mischa Bredewold (Paesi Bassi) a meno di 2 secondi dall’argento, ma che salva la medaglia per soli due decimi nei confronti dell’altra scandinava Aalerud, amara quarta. Dodicesima piazza e una prova deludente, inutile negarlo, per Vittoria Guazzini (+ 2”15).

In mattinata gli altri quattro titoli assegnati nelle categorie giovanili e la prima delle due medaglie azzurre di giornata che brilla più di tutte, visto che Federica Venturelli non ha tradito e, dopo il bronzo mondiale, firma il suo secondo capolavoro agli Europei (dopo quello del 2023) dominando la scena tra le Under 23: la ventenne cremonese è stata in grado di battere con la bellezza di 48” di vantaggio (sempre sullo stesso percorso di 24 km dei “grandi”) la finlandese Ahtosalo, seconda davanti alla belga Vierstraete. Belgio che festeggia eccome la doppietta in campo maschile, sempre tra gli U23, con Jonathan Vervenne a piegare il compagno Matisse Van Kerckhove, con l’irlandese Rafferty di bronzo, mentre Nicolas Milesi ha terminato sesto.

Nelle sfide juniores, hurrà della solita Paula Ostiz che, dopo argento e oro ai Mondiali tra crono e strada, vince in rimonta il titolo contro il tempo a livello europeo piegando di 2 secondi e mezzo la tedesca Leis, con la norvegese Gissinger terza (miglior azzurra Elena De Laurentiis, decima), mentre in campo maschile ecco il bis dopo l’iride per l’olandese Michiel Mouris, che regola l’irlandese Murphy e il danese Birkedal. Settima piazza per Davide Frigo.

I campionati europei ripartiranno giovedì con le cronostaffette miste: in mattinata quella juniores, nel pomeriggio a livello seniores e in entrambi i casi le ambizioni delle nazionali azzurre sono molto elevate.

Nel calendario internazionale del grande ciclismo, proseguono due corse come la CRO Race e il Tour de Langkawi: seconda delle sei frazioni in Croazia (gara 2.1 ma con gran partecipazione di team World Tour) e bis di Paul Magnier, che sta vivendo una seconda parte di stagione fenomenale.

Il ventunenne di casa Soudal-Quick Step, al dodicesimo centro del suo 2025, ha regolato tutti in una giornata particolare, con il vento che ha costretto l’organizzazione a tagliare da 114 a 51 km la tappa che, anziché arrivare a Novalja, si è conclusa sul falsopiano in leggera ascesa di Jovici (che avrebbe dovuto ospitare solo un GPM di 3^ categoria), dove il transalpino è stato straripante e, anche senza treno, ha preceduto nettamente Edoardo Zambanini (Bahrain-Victorious), ottimo 2° e di nuovo vicino alla sua prima vittoria da professionista, Ben Turner (Ineos) e Danny Van Poppel (Red Bull-Bora).

In Malesia, invece, quarta tappa e tris personale di un super Matteo Malucelli: il forlivese della XDS Astana, sul traguardo di Kemaman, ha firmato un’altra volatona a ranghi compatti per regalarsi il sesto successo in carriera sulle strade del Langkawi, regolando con un bel margine lo spagnolo Manuel Penalver della Polti-VisitMalta e il norvegese Erlend Blikra (Uno-X Mobility), con Enrico Zanoncello quarto. Malucelli guida pure la generale, prima della frazione più impegnativa prevista giovedì, con 22 secondi di vantaggio su Blikra e 26 rispetto a Gate.

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