Favola Kim Le Court Pienaar: prima tappa vinta al Tour e maglia gialla di nuovo sua, Vollering guadagna sulle rivali

Favola Kim Le Court Pienaar: prima tappa vinta al Tour e maglia gialla di nuovo sua, Vollering guadagna sulle rivali
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Favola Kim Le Court Pienaar: prima tappa vinta al Tour e maglia gialla di nuovo sua, Vollering guadagna sulle rivali

Tour de France Femmes: finale super a Gueret con le big che fanno la differenza, poi lo sprint vincente della campionessa delle Mauritius davanti a "Deminator", Van der Breggen, Niewiadoma e Ferrand-Prevot. Il Giro di Vallonia maschile si chiude col sigillo di Izquierdo che beffa Strong, che porta però a casa la generale, e un generosissimo Lorenzo Milesi.

Le prime salite, e parliamo ancora solo di un antipasto prima dello strepitoso week-end alpino che ci attende, con il Tour de France Femmes che esplode subito nella 5^ sulle 9 frazioni in programma, la più lunga da Futuroscope a Guéret (165 km).

Arrivano a giocarsela appena in sette, con le grandi favorite per la vittoria finale a darsele di santa ragione, regolate però da Kim Le Court Pienaar, che vince la sua prima tappa al Tour e riconquista la maglia gialla (già sua per un giorno dopo la 2^ tappa) comandando, come da pronostico viste le sue caratteristiche di velocità, lo sprint finale davanti a Demi Vollering, gran seconda e totalmente ritrovata dopo la caduta di due giorni fa, tanto che l’olandese della FDJ-Suez arriva quasi a beffare l’africana in forza all’AG Insurance, che esulta troppo presto. Poi Anna Van der Breggen, molto brillante e che ha tentato un paio di sortite nel tratto di pianura finale, Niewiadoma e Ferrand-Prevot 4^ e 5^ senza abbuoni (pur avendone conquistati però sull’ultima salita) e poi Sarah Gigante, bravissima in supporto della compagna poi vincitrice, e Pauliena Rooijakkers.

Una giornata aperta purtroppo ancora da cadute, in particolare quella che coinvolge Elisa Balsamo, con varie abrasioni e contusioni che portano la cuneese al ritiro come Monica Trinca Colonel; la stessa Lorena Wiebes, dominante negli sprint dei due giorni precedenti e in maglia verde, finisce a terra senza troppi danni, ma comunque si stacca sulla penultima cote, quando il gruppo va a chiudere sulla fuga inizialmente a 5 e con una pimpante Francesca Barale (Team PicNic), che cede appena prima solo di Brodie Chapman (UAE ADQ), anch’essa costretta ad alzare bandiera bianca quando sulla Cote de Maupuy (quasi 3 km vicini al 7%) aprono il gas le più forti del gruppo, mentre Marianne Vos difende il primato con un gran cuore, scollina a 20” ma deve cedere la gialla piazzandosi 8^, in testa al secondo gruppetto al traguardo (dove ci sono Pieterse e Kerbaol, tra le deluse di giornata) con 33 secondi di ritardo.

La nuova classifica generale ci dice che Le Court Pienaar comanda con 18” di gap su Ferrand-Prevot, con Vollering a 23, Niewiadoma a 24 e Van der Breggen con 27” di svantaggio, mentre Vos ora è sesta a 37 e domani potrà provare a tenere duro, magari per un bis di tappa, visto che l’arrivo di Ambert proporrà gli ultimi 20 km abbastanza veloci dopo tre salite, ma con l’ultima che è la più morbida del lotto.

Si è chiuso oggi, parlando di calendario internazionale maschile, il Giro di Vallonia che, sull’arco di cinque tappe, rientra nella categoria delle corse ProSeries: la giornata finale a Bertrix ha premiato uno dei 13 fuggitivi partiti poco dopo il via, il giovane transalpino (classe 2002) Clement Izquierdo, alla prima vittoria da pro per la gioia di casa Cofidis, resistendo per pochi metri sullo strappetto finale alla gran volata di Corbin Strong (Israel-PremierTech), che finisce secondo e, già con la maglia di leader con un solo secondo di margine su Mathias Vacek (che ha fatto lavorare la sua Lidl-Trek e provato a staccare il neozelandese, senza riuscirci), si porta a casa la generale anticipando sul traguardo un generosissimo Lorenzo Milesi (Movistar), anch’egli nell’azione di giornata e alla fine terzo.

Top ten tricolore pure con Fiorelli 5° e Buratti 8°, con il siciliano della VF Group Bardiani miglior italiano nella classifica finale, decimo, in cui Vacek è secondo a 9” da Strong e Oliver Knight (Cofidis), vincitore della seconda tappa, salva il podio chiudendo a 22”.

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