Pogacar concede la vittoria a McNulty nel giorno di un devastante dominio UAE al GP de Montréal

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Pogacar concede la vittoria a McNulty nel giorno di un devastante dominio UAE al GP de Montréal

La seconda classica canadese vede l'iridato fare il vuoto con il compagno di squadra americano, al quale lascia il successo mentre gli USA piazzano pure Simmons al 3° posto. Decimo Bettiol, di nuovo il miglior italiano.

Un gesto da grande campione, lui che di “regali” ne ha fatti ben pochi sinora nell’arco di una carriera già leggendaria.

Tadej Pogacar ha deciso di coronare la straordinaria domenica della sua UAE Team Emirates XRG lasciando vincere uno dei suoi sei super compagni, capaci di dominare dal km 0 dei 209 in programma un GP de Montréal che finisce nel carniere di Brandon McNulty, per la prima classica World Tour del 27enne statunitense già vincitore, nel massimo circuito, del recente Giro di Polonia (oltre ad una tappa al Giro e alla Vuelta).

La 14esima edizione dell’appuntamento canadese, due giorni dopo quello di Québec City, vede quindi la UAE scrivere la storia visto che arriva il timbro numero 85 in stagione, eguagliando il record della Columbia HTC di Cavendish nel 2009 (quando lo sprinter dell’Isola di Man vinse la Sanremo), con una doppietta da sogno dell’iridato che accompagna, mano nella mano, il compagno di squadra americano dopo una cavalcata trionfale.

Da Politt a Wellens, passando per Sivakov, lo squadrone emiratino ha gestito ogni azione d’attacco, riducendo già ad oltre 60 km dall’arrivo il gruppo dei big ad una trentina di unità, con Alaphilippe (che aveva esultato due giorni fa), Van Aert, Matthews, Girmay e tanti altri presto staccati.

A 35 km dal gong, ecco l’attacco di McNulty concordato con Pogacar, che poi raggiunge il compagno assieme a Simmons e Barré; il futuro vincitore tira a tutta per una tornata intera (una dozzina di km), poi al penultimo passaggio sull’erta più dura ci pensa lo sloveno a fare l’azione che sembra risolutiva. Capita però che Quinn Simmons resista ad una ventina di secondi dall’iridato, con McNulty fisso a ruota del connazionale per creare la tenaglia perfetta della UAE, e a quel punto McNulty ha ancora grandi gambe e lascia sul posto l’alfiere Lidl-Trek, andando da solo ad inseguire “Pogi”, che lo attende per volare verso il traguardo dai -15 km.

Tirerà sempre il campione del mondo, una sorta di test per un’eventuale nuova cavalcata a Kigali, prima di concedere il successo a McNulty, rinunciando quindi al tris (in altrettante partecipazioni) a Montréal. Ad un minuto ecco Simmons, gran 3°, con gli Stati Uniti in festa se pensiamo che Neilson Powless fa 4° anticipando Adam Yates, terzo UAE in top five. Ad un paio di minuti ecco poi il generoso Louis Barré, con Benoot 7° su Aranburu, Strong e Alberto Bettiol, come a Québec City (quando fu terzo) primo italiano al traguardo con la decima piazza.

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